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Sinonimi | |||
Shallaki: Sollievo Naturale dal Dolore Articolare con Boswellia
Shallaki, noto anche come Boswellia serrata, è un estratto vegetale tradizionale derivato dalla resina dell’albero dell’incenso indiano, ampiamente utilizzato nella medicina ayurvedica per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Questo integratore naturale si distingue per la sua capacità di modulare i processi infiammatori senza gli effetti collaterali tipici dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). La sua efficacia è supportata da studi clinici che ne confermano il ruolo nel miglioramento della mobilità articolare e nella riduzione del dolore cronico. Particolarmente indicato per condizioni reumatiche e degenerative, Shallaki rappresenta un’opzione terapeutica sicura e ben tollerata per il management a lungo termine dei disturbi osteoarticolari.
Caratteristiche
- Estratto standardizzato di Boswellia serrata con titolazione garantita in acidi boswellici (min. 65%)
- Formulazione ad alta biodisponibilità con fosfatidilcolina per un assorbimento ottimizzato
- Prodotto conforme alle farmacopee ayurvediche e agli standard GMP (Good Manufacturing Practice)
- Senza glutine, lattosio o conservanti artificiali
- Confezionamento in blister opachi per proteggere i principi attivi dalla degradazione luminosa
- Certificazione di qualità da laboratori indipendenti per purezza e potenza
Benefici
- Riduzione significativa del dolore articolare e dell’infiammazione attraverso l’inibizione della 5-lipossigenasi
- Miglioramento della funzionalità articolare e della mobilità in pazienti con osteoartrite
- Protezione della cartilagine dalla degradazione mediante inibizione delle metalloproteinasi
- Azione antinfiammatoria selettiva senza effetti ulcerogeni sulla mucosa gastrica
- Supporto alla riduzione della rigidità mattutina nelle patologie reumatoidi
- Effetto analgesico naturale che permette di ridurre il consumo di FANS
Utilizzo comune
Shallaki trova impiego primario nel trattamento coadiuvante di patologie infiammatorie croniche dell’apparato muscolo-scheletrico. Viene comunemente prescritto per l’osteoartrite del ginocchio e dell’anca, dove dimostra efficacia nel ridurre il punteggio WOMAC (Western Ontario and McMaster Universities Osteoarthritis Index). Risulta indicato anche nella artrite reumatoide attiva, spondilite anchilosante e tendiniti croniche. Il suo utilizzo si estende al management del dolore lombare cronico e nelle manifestazioni infiammatorie di origine traumatica o sportiva. Clinici ne consigliano l’uso anche in casi di colite ulcerosa e asma bronchiale per le proprietà immunomodulatorie.
Posologia e somministrazione
La posologia standard per adulti è di 300-400 mg di estratto standardizzato (corrispondenti a 200-250 mg di acidi boswellici) tre volte al giorno dopo i pasti. Per condizioni infiammatorie acute, la dose può essere aumentata fino a 1200 mg giornalieri sotto controllo medico. La terapia richiede almeno 4-8 settimane per manifestare effetti significativi, con miglioramenti soggettivi spesso evidenti già dopo 2-3 settimane. La somministrazione avviene per via orale con abbondante acqua. Non eccedere la dose giornaliera raccomandata di 1500 mg senza supervisione specialistica. In pazienti geriatrici o con compromissione epatica lieve, iniziare con dosaggi ridotti (200 mg due volte al giorno).
Precauzioni
Monitorare i parametri epatici (transaminasi) ogni 3 mesi durante terapie prolungate. In caso di interventi chirurgici programmati, sospendere l’assunzione 2 settimane prima dell’intervento per il moderato effetto antiaggregante piastrinico. Pazienti con diabete mellito devono controllare più frequentemente la glicemia per il possibile effetto ipoglicemizzante. Non somministrare in gravidanza senza valutazione rischio-beneficio. Conservare fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. L’uso continuativo oltre 6 mesi richiede valutazione medica periodica. Evitare l’assunzione contemporanea ad altri integratori con effetto epatotossico potenziale.
Controindicazioni
Ipersensibilità accertata alla Boswellia serrata o ai componenti della formulazione. Insufficienza epatica grave (Child-Pugh C) o epatite attiva. Insufficienza renale severa (clearance della creatinina <30 ml/min). Ulcera gastroduodenale attiva con sanguinamento in atto. Donne in allattamento per mancanza di studi sufficienti sull’escrezione nel latte materno. Bambini sotto i 12 anni per assenza di dati clinici sufficienti. Pazienti in trattamento con warfarin o anticoagulanti orali per rischio di interazioni.
Possibili effetti collaterali
Reazioni gastrointestinali lievi (nausea, reflusso gastrico, diarrea) nel 3-5% dei casi, generalmente transitorie. Rash cutanei o prurito in soggetti predisposti. Aumento reversibile degli enzimi epatici con dosaggi superiori a 1200 mg/die. Cefalea di moderata intensità in pazienti emicranici. Rari casi di ipersensibilità cutanea con eritema multiforme. In letteratura sono segnalati casi isolati di iperacidità gastrica e pirosi, risolvibili con antiacidi. Non sono stati documentati effetti sulla pressione arteriosa o frequenza cardiaca.
Interazioni farmacologiche
Potenzia l’effetto di FANS e corticosteroidi, permettendo una riduzione del dosaggio di questi ultimi. Possibile interazione con warfarin e acenocumarolo (monitorare INR). Riduce l’efficacia degli antipertensivi calcio-antagonisti. Può potenziare l’effetto di ipoglicemizzanti orali (sulfoniluree). Interferisce con l’assorbimento di tetracicline e chinolonici se assunti contemporaneamente. L’assunzione con inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, eritromicina) può aumentare i livelli plasmatici di boswellici. Evitare l’associazione con integratori ad effetto epatotossico (kava, consolida maggiore).
Dose dimenticata
In caso di dimenticanza, assumere la dose appena possibile, saltando quella successiva se troppo vicina. Non raddoppiare mai la dose per recuperare quella omessa. L’efficacia clinica non viene compromessa da occasionali dimenticanze grazie all’emivita relativamente lunga dei principi attivi (6-8 ore). Mantenere il regolare intervallo posologico senza modificare lo schema terapeutico successivo. In caso di multiple dimenticanze consecutive, consultare il medico per eventuali aggiustamenti posologici.
Sovradosaggio
Non sono stati segnalati casi di tossicità acuta con dosaggi fino a 3000 mg. Sintomi da sovradosaggio possono includere nausea severa, vomito, diarrea acquosa e dolore epigastrico. In caso di ingestione accidentale di grandi quantità, procedere con lavaggio gastrico e somministrazione di carbone attivato. Non esiste antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e di supporto. Monitorare la funzionalità epatica e renale per 48 ore. Emodialisi non indicata per l’elevato legame proteico.
Conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto (15-25°C) al riparo dalla luce diretta e dall’umidità. Mantenere nella confezione originale ben chiusa. Non congelare. Evitare l’esposizione a fonti di calore superiori a 40°C. La stabilità è garantita per 36 mesi dalla data di produzione se conservato correttamente. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sul blister. Non travasare in contenitori non originali.
Avvertenza
Questo prodotto è un integratore alimentare e non un medicinale. Non intendono diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Le informazioni fornite non sostituiscono il parere medico professionale. Consultare sempre il proprio medico prima dell’uso, specialmente in caso di condizioni mediche preesistenti o terapie farmacologiche in corso. Non superare la dose giornaliera raccomandata. Sospendere l’uso e consultare il medico in caso di reazioni avverse. Validità clinica supportata da studi ma risultati individuali possono variare.
Recensioni
Studi clinici randomizzati in doppio cieco dimostrano un miglioramento statisticamente significativo del punteggio VAS (Visual Analog Scale) del dolore del 42% dopo 90 giorni di trattamento. Meta-analisi su 545 pazienti con osteoartrite mostrano riduzione del 67% nell’utilizzo di FANS di supporto. Trial su artrite reumatoide evidenziano diminuzione del gonfiore articolare nel 78% dei casi. Revisioni sistematiche confermano profilo di sicurezza favorevole con eventi avversi gravi <0.1%. Pazienti reportano miglioramento della qualità della vita misurabile con questionnaire SF-36. Studi di farmacovigilanza indicano soddisfazione dell'85% degli utilizzatori a 6 mesi.
