Renagel è un farmaco chelante del fosforo, indicato per il controllo dell’iperfosfatemia in pazienti adulti con malattia renale cronica in dialisi. Agisce legandosi al fosforo alimentare nel tratto gastrointestinale, riducendone l’assorbimento e contribuendo a mantenere livelli sierici nella norma. Il suo utilizzo è parte integrante di una strategia terapeutica completa, che include la dieta e la dialisi, per prevenire complicanze correlate all’accumulo di fosforo, come le alterazioni del metabolismo minerale e osseo.

Caratteristiche

• Principio attivo: Sevelamer cloruro
• Forma farmaceutica: Compresse rivestite
• Meccanismo d’azione: Chelante non assorbibile del fosforo
• Non contiene calcio né metalli
• Adatto a pazienti in emodialisi o dialisi peritoneale

Benefici

• Riduzione significativa dei livelli sierici di fosforo
• Prevenzione delle complicanze cardiovascolari correlate all’iperfosfatemia
• Minor rischio di calcificazioni vascolari e tissutali rispetto ai chelanti a base di calcio
• Nessun contributo al carico di calcio, utile in pazienti con ipercalcemia
• Miglioramento del profilo lipidico grazie alla modesta riduzione del colesterolo LDL
• Flessibilità posologica per un adattamento personalizzato alla risposta del paziente

Utilizzo Comune

Renagel è principalmente impiegato nel trattamento dell’iperfosfatemia in pazienti adulti affetti da malattia renale cronica in stadio terminale, sottoposti a dialisi. L’iperfosfatemia, se non controllata, può portare a iperparatiroidismo secondario, malattia ossea metabolica e aumentato rischio di eventi cardiovascolari. Renagel viene somministrato per via orale insieme ai pasti o agli spuntini, per massimizzare l’efficacia nel legare il fosforo alimentare.

Posologia e Modalità d’Uso

La dose iniziale raccomandata per gli adulti è di 800-1600 mg, assunti per via orale tre volte al giorno, insieme ai pasti. La dose deve essere titolata in base ai livelli sierici di fosforo, con incrementi o decrementi di 400-800 mg per dose, a intervalli di 2-4 settimane. La dose massima giornaliera non deve superare i 13 g, suddivisi in tre somministrazioni. Le compresse devono essere deglutite intere, senza masticare, frantumare o spezzare, con un adeguato apporto di liquidi.

Precauzioni

Prima di iniziare il trattamento con Renagel, è necessario valutare i livelli sierici di fosforo e calcio. Nei pazienti con disturbi della motilità gastrointestinale, ostruzione intestinale o disfagia, il farmaco deve essere usato con cautela. È importante monitorare l’equilibrio acido-base, poiché Renagel può causare acidosi metabolica. I pazienti devono essere informati sull’importanza di aderire alla dieta a basso contenuto di fosforo prescritta. Non sono disponibili dati sufficienti sull’uso in gravidanza e allattamento; valutare il rapporto beneficio/rischio.

Controindicazioni

Renagel è controindicato in pazienti con ipersensibilità al sevelamer o a qualsiasi eccipiente della formulazione. È sconsigliato il suo utilizzo in caso di ostruzione intestinale, ileo o grave riduzione della motilità gastrointestinale. Non deve essere somministrato a pazienti con ipofosfatemia o in condizioni di rischio per ipofosfatemia severa. L’uso è controindicato anche in pazienti pediatrici e in quelli non sottoposti a dialisi.

Possibili Effetti Collaterali

Gli effetti collaterali più comuni riguardano il tratto gastrointestinale e includono nausea, vomito, diarrea, dispepsia, flatulenza e dolore addominale. Sono stati riportati casi di costipazione, raramente severa. Altri effetti avversi comprendono cefalea, prurito ed eruzioni cutanee. In alcuni pazienti può verificarsi acidosi metabolica. Raramente, sono stati osservati episodi di occlusione intestinale e perforazione. Segnalare qualsiasi effetto insolito al medico.

Interazioni Farmacologiche

Renagel può interferire con l’assorbimento di altri farmaci somministrati per via orale. Si raccomanda di assumere altri medicinali almeno 1 ora prima o 3 ore dopo Renagel, per evitare riduzioni della loro biodisponibilità. Particolare cautela è necessaria con farmaci a stretto indice terapeutico, come warfarin, ciclosporina e levotiroxina. Monitorare i parametri rilevanti e adattare le dosi se necessario. Renagel può ridurre l’efficacia degli anticoncezionali orali; valutare metodi contraccettivi aggiuntivi.

Dose Dimenticata

Se una dose viene dimenticata, assumerla non appena possibile, a condizione che non sia quasi ora per la dose successiva. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata. Riprendere la posologia regolare con il pasto successivo. L’aderenza al trattamento è fondamentale per il controllo ottimale dei livelli di fosforo.

Sovradosaggio

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio acuto con Renagel. In teoria, un eccesso potrebbe causare ipofosfatemia severa o peggioramento degli effetti collaterali gastrointestinali. In caso di sospetto sovradosaggio, sospendere il farmaco e monitorare i livelli sierici di fosforo. Il trattamento è sintomatico e di supporto. Non esiste un antidoto specifico. La dialisi non è efficace per rimuovere il sevelamer.

Conservazione

Conservare Renagel nella confezione originale, a temperatura ambiente (inferiore a 25°C), al riparo da umidità e luce diretta. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare il farmaco dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Smaltire eventuali compresse non utilizzate in accordo con le normative locali.

Avvertenza

Questo farmaco è soggetto a prescrizione medica. Non utilizzare senza il parere del medico. Le informazioni fornite sono a scopo informativo e non sostituiscono il consiglio dello specialista. Seguire attentamente le indicazioni del medico riguardo posologia, durata del trattamento e monitoraggio. In caso di dubbi o effetti avversi, consultare immediatamente il professionista sanitario.

Recensioni

Renagel è ampiamente utilizzato nella pratica nefrologica e generalmente ben tollerato. Studi clinici e esperienze reali confermano la sua efficacia nel controllo dell’iperfosfatemia, con un profilo di sicurezza favorevole rispetto ai chelanti contenenti calcio. I pazienti apprezzano la flessibilità posologica e la riduzione del rischio di calcificazioni. Tuttavia, alcuni riportano effetti gastrointestinali, che spesso migliorano con il tempo o l’aggiustamento della dose. Il giudizio complessivo è positivo, soprattutto quando integrato in un approccio terapeutico multidisciplinare.