| Dosaggio del prodotto: 4mg | |||
|---|---|---|---|
| Confezione (n.) | Per pill | Prezzo | Acquista |
| 30 | €2.99 | €89.68 (0%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 60 | €2.73 | €179.36 €163.84 (9%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 90 | €2.64 | €269.04 €238.00 (12%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 120 | €2.60 | €358.72 €312.16 (13%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 180 | €2.56 | €538.08 €460.47 (14%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 270 | €2.53
Migliore per pill | €807.12 €683.81 (15%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| Dosaggio del prodotto: 8mg | |||
|---|---|---|---|
| Confezione (n.) | Per pill | Prezzo | Acquista |
| 30 | €3.54 | €106.06 (0%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 60 | €3.23 | €212.13 €194.02 (9%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 90 | €3.13 | €318.19 €281.98 (11%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 120 | €3.08 | €424.26 €369.07 (13%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 180 | €3.04
Migliore per pill | €636.39 €546.70 (14%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
Sinonimi | |||
Reminyl: Migliora la Memoria e la Funzione Cognitiva
Reminyl (galantamina) è un farmaco anticolinesterasico approvato per il trattamento della lieve e moderata malattia di Alzheimer. Agisce potenziando l’attività colinergica a livello cerebrale, contrastando il deficit di acetilcolina tipico di questa condizione neurodegenerativa. La terapia con Reminyl può contribuire a stabilizzare o rallentare il declino delle funzioni cognitive, della memoria e delle capacità funzionali quotidiane. Il suo utilizzo è supportato da studi clinici che ne dimostrano l’efficacia nel migliorare i sintomi comportamentali e nel ritardare la necessità di assistenza continuativa.
Caratteristiche
- Principio attivo: Galantamina idrobromuro
- Meccanismo d’azione: Inibitore reversibile dell’acetilcolinesterasi e modulatore allosterico dei recettori nicotinici
- Formulazioni disponibili: Compresse, capsule a rilascio prolungato, soluzione orale
- Dosaggi: 4 mg, 8 mg, 12 mg (compresse); 8 mg, 16 mg, 24 mg (capsule ER)
- Profilo farmacocinetico: Biodisponibilità del 90%, emivita di circa 7 ore
- Metabolismo: Epatico (principalmente CYP2D6 e CYP3A4)
Benefici
- Miglioramento significativo delle funzioni cognitive valutate attraverso scale standardizzate (ADAS-cog)
- Stabilizzazione delle attività della vita quotidiana e ritardo nella perdita di autonomia
- Riduzione dei sintomi neuropsichiatrici come apatia, agitazione e disturbi del sonno
- Effetto positivo sulla globalità della malattia misurato con la CIBIC-plus
- Modalità di somministrazione flessibile con formulazione a rilascio prolungato per migliorare l’aderenza terapeutica
- Profilo di sicurezza consolidato con ampia esperienza clinica
Utilizzo comune
Reminyl è indicato per il trattamento sintomatico della demenza di Alzheimer da lieve a moderata. Viene prescritto quando il paziente manifesta deficit significativi della memoria, disturbi del linguaggio, alterazioni delle funzioni esecutive e difficoltà nelle attività quotidiane. Il trattamento viene avviato dopo accurata diagnosi specialistica e viene monitorato periodicamente per valutarne l’efficacia e la tollerabilità. La terapia è più efficace quando iniziata nelle fasi precoci della malattia e associata a interventi non farmacologici.
Posologia e somministrazione
Il trattamento con Reminyl inizia con dosaggio basso seguito da incrementi graduali. Per le compresse: iniziare con 4 mg due volte al giorno per 4 settimane, aumentare a 8 mg due volte al giorno per almeno 4 settimane, quindi eventualmente a 12 mg due volte al giorno come dose di mantenimento. Per le capsule a rilascio prolungato: iniziare con 8 mg una volta al giorno per 4 settimane, aumentare a 16 mg una volta al giorno per almeno 4 settimane, quindi eventualmente a 24 mg una volta al giorno. La somministrazione avviene preferibilmente al mattino e alla sera con i pasti per migliorare la tollerabilità gastrointestinale. Nei pazienti con insufficienza epatica o renale moderata la dose massima raccomandata è di 16 mg al giorno.
Precauzioni
Monitorare la funzionalità cardiaca per possibile bradicardia sintomatica. Valutare periodicamente il peso corporeo per rischio di anoressia e calo ponderale. Attenzione in pazienti con storia di ulcera peptica per possibile aumento delle secrezioni gastriche. Precauzione in soggetti con disturbi della conduzione cardiaca, asma bronchiale o BPCO. Monitorare i pazienti per possibili sintomi extrapiramidali. Valutare periodicamente la funzionalità epatica e renale. Evitare brusche interruzioni del trattamento.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad altri inibitori dell’acetilcolinesterasi. Grave insufficienza epatica (Child-Pugh C). Grave insufficienza renale (clearance della creatinina <9 ml/min). Gravi aritmie cardiache non controllate. Sindrome del seno malato e blocchi atrioventricolari di grado avanzato. Epilessia non controllata. Gravi ulcere peptiche attive. Simultanea somministrazione con altri inibitori dell’acetilcolinesterasi.
Effetti collaterali possibili
Nausea (24-39%), vomito (13-37%), diarrea (6-12%), anoressia (7-17%), calo ponderale (5-12%), cefalea (8-14%), vertigini (6-9%), astenia (5-8%), bradicardia (2-6%), sincope (1-2%), insonnia (5-7%), tremori (3-5%). La maggior parte degli effetti avversi si verifica durante la fase di titolazione e tende a ridursi con il proseguimento della terapia. Gli eventi gastrointestinali possono essere mitigati assumendo il farmaco con il cibo e mantenendo un’adeguata idratazione.
Interazioni farmacologiche
Farmaci anticolinergici: antagonismo dell’effetto terapeutico. Parassimpaticomimetici: effetto additivo. Beta-bloccanti, calcio-antagonisti, digossina: aumentato rischio di bradicardia. Farmaci metabolizzati da CYP2D6 (paroxetina, fluoxetina): possibile aumento dei livelli di galantamina. Farmaci che inducono CYP3A4 (rifampicina, carbamazepina): possibile riduzione dell’efficacia. Succinilcolina: prolungamento dell’effetto miorilassante. NSAID: aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale.
Dose dimenticata
Se viene dimenticata una dose, assumerla non appena possibile. Se è quasi ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Nel caso delle formulazioni a rilascio prolungato, se viene dimenticata una dose, assumere la capsula il giorno successivo all’ora abituale. Non assumere due capsule nello stesso giorno.
Sovradosaggio
I sintomi da sovradosaggio includono nausea grave, vomito, salivazione eccessiva, sudorazione, bradicardia, ipotensione, depressione respiratoria, sincope e convulsioni. Il trattamento è sintomatico e di supporto. In caso di bradicardia significativa somministrare atropina per via endovenosa (dose iniziale 0,5-1 mg). Monitorare le funzioni vitali e provvedere al supporto respiratorio se necessario. La dialisi può essere considerata data la moderata escrezione renale della galantamina.
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30°C, in contenitore ben chiuso, al riparo dall’umidità e dalla luce diretta. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Le capsule a rilascio prolungato non devono essere aperte, masticate o frantumate. La soluzione orale deve essere agitata prima dell’uso e conservata in frigorifero dopo l’apertura.
Avvertenza
Reminyl è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Il trattamento deve essere avviato e monitorato da medico esperto nella diagnosi e trattamento della demenza. L’efficacia e la sicurezza non sono state stabilite in altre forme di demenza diverse dall’Alzheimer. Il miglioramento sintomatico non modifica il decorso sottostante della malattia neurodegenerativa. Sospendere temporaneamente il trattamento in caso di intervento chirurgico con anestesia generale. Valutare periodicamente la necessità di proseguire la terapia.
Esperienze cliniche
Studi controllati hanno dimostrato che dopo 6 mesi di trattamento, i pazienti in terapia con Reminyl mostrano un miglioramento di 3-4 punti sulla scala ADAS-cog rispetto al placebo. Il 30-40% dei paziati ottiene un miglioramento clinicamente significativo. L’analisi pooled di studi a lungo termine indica un ritardo di 6-12 mesi nella progressione della malattia. I caregiver riportano miglioramenti nella collaborazione del paziente e riduzione del carico assistenziale. La formulazione a rilascio prolungato mostra migliori profili di tollerabilità gastrointestinale rispetto alla formulazione immediata.
