
| Dosaggio del prodotto: 40mg | |||
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Propranololo: Controllo Efficace della Frequenza Cardiaca e dell’Ipertensione
Il propranololo è un farmaco beta-bloccante non selettivo ampiamente utilizzato in ambito cardiologico e non solo. Appartiene alla classe terapeutica degli antagonisti dei recettori beta-adrenergici e agisce riducendo gli effetti degli ormoni dello stress, come l’adrenalina, sul sistema cardiovascolare. Viene impiegato per il trattamento di condizioni quali ipertensione arteriosa, angina pectoris, profilassi dell’infarto miocardico, tachiaritmie, ipertiroidismo, emicrania profilattica e nel controllo dei sintomi d’ansia somatica. La sua azione si esplica attraverso la diminuzione della gittata cardiaca, della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, offrendo un controllo stabile e prevedibile dei parametri emodinamici.
Caratteristiche
- Principio attivo: Propranololo cloridrato
- Classe farmacoterapeutica: Beta-bloccante non selettivo
- Forme farmaceutiche disponibili: Compresse, compresse a rilascio modificato, soluzione iniettabile
- Meccanismo d’azione: Antagonista competitivo dei recettori beta-1 e beta-2 adrenergici
- Biodisponibilità: ~25% (elevato effetto di primo passaggio epatico)
- Emivita: 3-6 ore (forma a rilascio immediato); fino a 24 ore (forma a rilascio prolungato)
- Metabolismo: Epatico (principalmente CYP2D6)
- Escrezione: Urinaria (<5% invariato)
Benefici
- Riduzione significativa della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, con miglioramento del profilo di rischio cardiovascolare globale.
- Prevenzione di eventi ischemici cardiaci in pazienti post-infarto miocardico o con angina stabile.
- Controllo efficace dei sintomi fisici legati all’ansia (tachicardia, tremori, iperidrosi) in contesti specifici.
- Profilassi dell’emicrania, con riduzione della frequenza e dell’intensità degli attacchi.
- Gestione dei sintomi cardiaci nell’ipertiroidismo, in attesa di trattamento definitivo.
- Modulazione della risposta simpatica in condizioni di stress fisiologico acuto.
Utilizzo Comune
Il propranololo trova indicazione nel trattamento dell’ipertensione arteriosa, sia in monoterapia che in associazione con altri antipertensivi. Viene utilizzato nella terapia dell’angina pectoris, nella profilassi secondaria post-infarto miocardico e nel controllo di tachiaritmie sopraventricolari. Trova impiego anche in ambito neurologico per la profilassi dell’emicrania e in endocrinologia per la gestione sintomatologica dell’ipertiroidismo. In psichiatria e medicina generale, viene talvolta prescritto per il controllo dei sintomi somatici d’ansia (es. esami, performance).
Dosaggio e Somministrazione
Il dosaggio deve essere individualizzato in base alla condizione clinica, alla risposta del paziente e alla formulazione utilizzata. Per l’ipertensione, la posologia iniziale per gli adulti è generalmente di 40 mg due volte al giorno, aumentabile gradualmente fino a 160-320 mg al giorno in dosi frazionate. Per l’angina pectoris, si inizia con 40 mg 2-3 volte al giorno, con possibili aumenti fino a 240 mg al giorno. Per la profilassi dell’emicrania, il dosaggio usuale è 80-240 mg al giorno in dosi divise. Le compresse devono essere assunte durante i pasti per migliorare l’assorbimento e ridurre il rischio di effetti gastrointestinali. La sospensione del trattamento deve essere graduale per evitare fenomeni di rimbalzo.
Precauzioni
Prima di iniziare il trattamento con propranololo, è necessaria un’attenta valutazione della funzionalità cardiaca, inclusa la ricerca di segni di scompenso cardiaco o di disturbi della conduzione. Nei pazienti con storia di asma o BPCO, il farmaco deve essere utilizzato con estrema cautela a causa del rischio di broncospasmo. È importante monitorare la glicemia nei pazienti diabetici, poiché il propranololo può mascherare i segni dell’ipoglicemia (tachicardia) e alterare il metabolismo glucidico. Deve essere evitata l’interruzione brusca del trattamento per prevenire l’angina instabile o l’infarto miocardico. Attenzione in caso di feocromocitoma (solo dopo blocco alfa-adrenergico).
Controindicazioni
- Asma bronchiale o storia di broncospasmo
- Scompenso cardiaco scompensato
- Blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado senza pacemaker
- Sindrome del seno malato
- Bradicardia grave (FC <50 bpm)
- Shock cardiogeno
- Ipotensione grave
- Ipersensibilità accertata al propranololo o ad altri beta-bloccanti
Possibili Effetti Collaterali
Gli effetti avversi più comuni includono affaticamento, capogiri, insonnia o sonnolenza, nausea, vomito, diarrea o stipsi, e riduzione della perfusione periferica con estremità fredde. Effetti più seri ma meno frequenti comprendono bradicardia marcata, ipotensione sintomatica, scompenso cardiaco, broncospasmo, depressione, allucinazioni, peggioramento della claudicatio intermittens nei pazienti con arteriopatia periferica, e rash cutanei. Raramente sono stati segnalati disturbi della vista, alopecia e sindrome di Raynaud.
Interazioni Farmacologiche
Il propranololo può interagire con numerosi farmaci. L’associazione con calcio-antagonisti non diidropiridinici (verapamil, diltiazem) può potenziare bradicardia e depressione miocardica. Farmaci antiaritmici (es. amiodarone, disopiramide) aumentano il rischio di disturbi della conduzione. L’uso concomitante con insulina o ipoglicemizzanti orali può potenziare l’effetto ipoglicemizzante e mascherare i segni dell’ipoglicemia. FANS possono ridurre l’effetto antipertensivo. L’associazione con simpaticomimetici (es. adrenalina) può provocare ipertensione paradossa e bradicardia riflessa. Inibitori del CYP2D6 (es. fluoxetina, chinidina) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di propranololo.
Dose Dimenticata
Se viene dimenticata una dose, assumerla non appena possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. In tal caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. L’assunzione irregolare può compromettere l’efficacia del trattamento e aumentare il rischio di effetti avversi.
Sovradosaggio
I sintomi di sovradosaggio includono bradicardia grave, ipotensione, scompenso cardiaco acuto, broncospasmo, ipoglicemia e disturbi del sensorio. Il trattamento è sintomatico e di supporto. L’atropina può essere utilizzata per la bradicardia. Per l’ipotensione refrattaria, possono essere necessari liquidi EV e vasopressori (es. noradrenalina, dobutamina). Il glucagone può essere efficace per contrastare gli effetti cardiaci. In casi gravi, può essere considerata la dialisi, sebbene il propranololo sia ampiamente legato alle proteine plasmatiche.
Conservazione
Conservare a temperatura ambiente (15-30°C), in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse non devono essere frantumate o masticate (specialmente quelle a rilascio modificato).
Avvertenza
Questo farmaco deve essere utilizzato esclusivamente sotto prescrizione e controllo medico. Le informazioni qui riportate hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere del professionista della salute. Non modificare la posologia senza consultare il medico. In gravidanza, utilizzare solo se strettamente necessario e dopo attenta valutazione rischio/beneficio. Durante l’allattamento, valutare l’opportunità di sospendere l’allattamento o il farmaco, considerando il passaggio nel latte materno.
Recensioni
“Dopo l’infarto, il propranololo ha stabilizzato la mia frequenza cardiaca e mi ha restituito sicurezza nelle attività quotidiane. Effetti collaterali minimi (solo un po’ di stanchezza iniziale).” – Luigi, 62 anni “Assumo propranololo per l’emicrania da anni. Ha ridotto gli attacchi del 70%. Fondamentale la titolazione graduale del dosaggio.” – Elena, 45 anni “Utilizzato per l’ansia performativa (conferenze). Efficace nel controllare tremori e tachicardia, senza sedazione cognitiva.” – Marco, 38 anni “Mio padre assume propranololo per l’ipertensione. Pressione ben controllata, ma ha lamentato piedi freddi d’inverno. Nel complesso soddisfatti.” – Giovanna, 50 anni

