| Dosaggio del prodotto: 0.625mg | |||
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Sinonimi | |||
Premarin: Terapia Ormonale Sostitutiva per la Salute della Donna
Premarin rappresenta una soluzione terapeutica consolidata nel trattamento dei sintomi della menopausa e nella prevenzione dell’osteoporosi postmenopausale. Questo farmaco a base di estrogeni coniugati equini fornisce un approccio mirato alla gestione dei deficit estrogenici, offrendo un profilo di efficacia e sicurezza supportato da decenni di utilizzo clinico. La sua composizione unica deriva da fonti naturali e viene standardizzata per garantire consistenza farmacologica.
Caratteristiche
- Principio attivo: Estrogeni coniugati equini
- Formulazioni disponibili: compresse da 0,3 mg, 0,45 mg, 0,625 mg, 0,9 mg, 1,25 mg e 2,5 mg
- Origine: estrogeni naturali derivati da fonti equine
- Profilo farmacocinetico: assorbimento gastrointestinale rapido con picco plasmatico in 4-10 ore
- Metabolismo: epatico, con eliminazione principalmente urinaria
- Emivita: variabile in base ai diversi componenti estrogenici
Benefici
- Riduzione significativa dei sintomi vasomotori (vampate di calore, sudorazioni notturne)
- Prevenzione della perdita di massa ossea e riduzione del rischio di fratture osteoporotiche
- Miglioramento della salute urogenitale e della qualità della vita
- Sollievo dai sintomi atrofici vulvo-vaginali (secchezza, prurito, dispareunia)
- Protezione del trofismo cutaneo e del collagene dermico
- Effetti positivi sul profilo lipidico con riduzione del colesterolo LDL
Indicazioni d’uso
Premarin è indicato per il trattamento della sintomatologia climaterica moderata-grave (vampate di calore, sudorazione profusa, palpitazioni), per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi postmenopausale in donne a rischio, e per il trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale. Viene inoltre utilizzato nel trattamento dell’ipogonadismo, dell’insufficienza ovarica primaria e nella terapia dei carcinomi della prostata e della mammella in determinate condizioni.
Posologia e somministrazione
La posologia deve essere individualizzata in base alla gravità dei sintomi e alla risposta della paziente. Per i sintomi menopausali: 0,3-1,25 mg al giorno in ciclo continuo o sequenziale. Per la prevenzione dell’osteoporosi: 0,3-0,625 mg al giorno. Per l’atrofia vulvo-vaginale: 0,3-1,25 mg al giorno. La somministrazione avviene per via orale, preferibilmente alla stessa ora ogni giorno. Nei regimi ciclici, si raccomanda l’aggiunta di un progestinico per 12-14 giorni al mese nelle donne con utero integro.
Precauzioni
Prima dell’inizio della terapia, condurre un’anamnesi completa e esame fisico con particolare attenzione alla pressione arteriosa, seni, addome e apparato genitale. Monitorare regolarmente lo stato di salute con esami pelvici, Pap test e mammografie secondo le linee guida. Valutare periodicamente i benefici rispetto ai rischi. In caso di sanguinamento vaginale anomalo, sospendere temporaneamente e procedere con indagini diagnostiche. Considerare l’interruzione temporanea prima di interventi chirurgici maggiori o durante periodi di prolungata immobilizzazione.
Controindicazioni
- Neoplasia mammaria accertata o sospetta
- Neoplasie estrogeno-dipendenti accertate o sospette
- Tromboembolismo venoso o arterioso in atto o pregresso
- Disordini della coagulazione
- Emorragia genitale di origine indeterminata
- Iperplasia endometriale non trattata
- Gravidanza e allattamento
- Insufficienza epatica grave
- Porfiria
- Ipersensibilità accertata ai componenti
Effetti collaterali possibili
- Cefalea, emicrania, vertigini
- Nausea, distensione addominale, crampi
- Mastodinia, tensione mammaria
- Sanguinamento uterino irregolare
- Ritenzione idrica, aumento di peso
- Alterazioni dell’umore, depressione
- Ipertensione arteriosa
- Trombosi venosa profonda
- Eruzione cutanea, prurito
- Intolleranza alle lenti a contatto
Interazioni farmacologiche
- Induttori enzimatici (rifampicina, carbamazepina, fenitoina): riducono l’efficacia degli estrogeni
- Anticoagulanti orali: possibile diminuzione dell’effetto anticoagulante
- Corticosteroidi: aumento dell’effetto corticosteroideo
- Farmaci ipoglicemizzanti: possibile modifica del controllo glicemico
- Farmaci che influenzano il metabolismo epatico: alterazioni della clearance degli estrogeni
- Supplementi a base di soia o trifoglio rosso: possibile potenziamento degli effetti estrogenici
Dose dimenticata
Se viene dimenticata una dose, assumerla non appena possibile. Se è quasi l’ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Nel caso di più dosi dimenticate consecutivamente, consultare il medico per valutare la necessità di aggiustamenti posologici.
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio acuto, possono manifestarsi nausea, vomito e sanguinamento vaginale da sospensione. Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto. In caso di ingestione massiva, considerare la lavanda gastrica. Monitorare i parametri vitali e fornire terapia di supporto appropriata.
Conservazione
Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in luogo asciutto, al riparo dalla luce e dall’umidità. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Non conservare in bagno o in altri ambienti umidi. Proteggere dagli sbalzi termici.
Avvertenza
Premarin è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Utilizzare solo sotto stretto controllo medico. Non condividere mai il farmaco con altre persone anche se presentano sintomi simili. La terapia estrogenica sostitutiva deve essere intrapresa alla dose minima efficace e per la durata più breve possibile compatibilmente con gli obiettivi terapeutici. Rivalutare periodicamente la necessità di continuare il trattamento.
Esperienze cliniche
Le evidenze cliniche dimostrano un’efficacia superiore all'80% nel controllo dei sintomi vasomotori moderati-gravi. Studi di follow-up a lungo termine indicano una riduzione del rischio di fratture vertebrali del 34% e di fratture dell’anca del 29% nelle donne trattate con estrogeni coniugati. Il miglioramento della qualità della vita viene riportato nel 75% delle pazienti con sintomatologia climaterica severa. I dati di sicurezza accumulati in oltre 70 anni di utilizzo supportano un profilo beneficio-rischio favorevole quando utilizzato secondo le indicazioni e nelle appropriate candidate.
