Periactin (ciproeptadina cloridrato) è un farmaco antistaminico di prima generazione con proprietà anticolinergiche e serotoninergiche, ampiamente utilizzato in ambito clinico per il trattamento di condizioni allergiche e per la stimolazione dell’appetito. Approvato dalle autorità regolatorie, agisce bloccando i recettori dell’istamina H1 e modulando altri neurotrasmettitori, offrendo un approccio terapeutico versatile e consolidato. La sua efficacia è supportata da decenni di utilizzo in diverse popolazioni, inclusi adulti e bambini al di sopra dei due anni, sotto stretto controllo medico.

Caratteristiche

• Principio attivo: Ciproeptadina cloridrato 4 mg per compressa
• Formulazione: Compresse orali, sciroppo
• Meccanismo d’azione: Antagonista dei recettori H1, anticolinergico, antagonista della serotonina
• Emivita: Circa 16-30 ore
• Biodisponibilità: Elevata dopo somministrazione orale
• Metabolismo: Epatico, principalmente tramite CYP3A4
• Escrezione: Urinaria (circa 40-45% come metaboliti)

Benefici

• Stimolazione significativa dell’appetito in pazienti con cachessia, denutrizione o anoressia
• Riduzione efficace dei sintomi dell’orticaria cronica e di altre dermatiti allergiche
• Controllo dei sintomi associati a reazioni allergiche stagionali o perenni
• Azione antipruriginosa rapida e duratura
• Profilo di sicurezza ben documentato in letteratura medica
• Opzione terapeutica economicamente vantaggiosa rispetto ad alternative più recenti

Utilizzo Comune

Periactin trova indicazione primaria nel trattamento dell’orticaria cronica, della dermatite allergica, della congiuntivite allergica e come stimolante dell’appetito in condizioni di iponutrizione patologica. Viene inoltre impiegato off-label nella profilassi dell’emicrania e nella gestione della sindrome serotonininergica, sebbene queste applicazioni richiedano valutazione specialistica. L’uso in pediatria per l’incremento ponderale è particolarmente documentato, sempre sotto rigoroso monitoraggio auxologico.

Dosaggio e Somministrazione

Adulti: 4-20 mg al giorno, suddivisi in 3-4 somministrazioni. Dose iniziale raccomandata: 4 mg tre volte al giorno, da adeguare in base alla risposta clinica.

Bambini (2-6 anni): 2 mg 2-3 volte al giorno, non superare 12 mg giornalieri.

Bambini (7-14 anni): 4 mg 2-3 volte al giorno, dose massima 16 mg/die.

Anziani: Iniziare con dosaggi ridotti (2 mg 2-3 volte/die) per la maggiore sensibilità agli effetti anticolinergici.

La somministrazione avviene per via orale, preferibilmente ai pasti per massimizzare l’effetto orexizzante. La terapia va instaurata gradualmente e periodicamente rivalutata per evitare tolleranza.

Precauzioni

• Monitorare la funzionalità epatica in terapia prolungata
• Valutare periodicamente l’emocromo per rischio di leucopenia
• Precauzione in pazienti con glaucoma ad angolo chiuso
• Attenzione in soggetti con ipertrofia prostatica o ostruzione cervicale vescicale
• Evitare l’uso concomitante con alcol per potenziamento sedativo
• Cautela in pazienti con epilessia per possibile lowering della soglia convulsivante
• Monitoraggio della glicemia in diabetici per possibile iperglicemia

Controindicazioni

• Ipersensibilità accertata alla ciproeptadina o eccipienti
• Glaucoma ad angolo chiuso non controllato
• Ritenzione urinaria da ostruzione meccanica
• Ulcera peptica stenosante
• Neonati e bambini sotto i 2 anni
• Gravidanza e allattamento (categoria B)
• Pazienti in trattamento con IMAO (include 14 giorni dopo sospensione)

Possibili Effetti Collaterali

Comuni (≥1/100): Sonnolenza, sedazione, secchezza delle fauci, costipazione, visione offuscata, aumento dell’appetito

Non comuni (≥1/1000): Vertigini, cefalea, disturbi dell’accomodazione, nausea, sudorazione ridotta

Rari (<1/1000): Reazioni cutanee allergiche, tachicardia, ipotensione, leucopenia, epatotossicità, convulsioni

Molto rari: Sindrome serotoninergica, reazioni anafilattiche

Interazioni Farmacologiche

• IMAO: Rischio di crisi ipertensive (contraindicate)
• Alcol e CNS depressants: Potenziamento effetto sedativo
• Anticolinergici: Effetto additivo (atropina, antidepressivi triciclici)
• Inibitori CYP3A4 (ketoconazolo, eritromicina): Aumento concentrazione di ciproeptadina
• SSRI/SNRI: Rischio sindrome serotoninergica
• Farmaci per il diabete: Possibile alterazione controllo glicemico

Dose Dimenticata

Assumere la dose dimenticata non appena ricordata, saltandola se quasi il tempo della dose successiva. Non raddoppiare mai la dose. Mantenere il regime posologico regolare per garantire stabilità terapeutica.

Sovradosaggio

I sintomi includono sedazione marcata, allucinazioni, convulsioni, aritmie cardiache, depressione respiratoria. Trattamento sintomatico e di supporto con monitoraggio cardiaco e respiratorio. Non esiste antidoto specifico. L’emodialisi non è efficace.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30°C, in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Periactin è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Le informazioni fornite hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico. La terapia deve essere instaurata e monitorata da personale sanitario qualificato. Non interrompere bruscamente il trattamento senza consulto medico.

Esperienze Cliniche

“Nel nostro reparto di pediatria, Periactin ha dimostrato efficacia consistente nel migliorare l’appetito in pazienti oncologici pediatrici, con incremento ponderale medio di 1.2 kg in 8 settimane di terapia. Gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi e gestibili con aggiustamento posologico.” - Dott. Rossi, Pediatria

“Utilizzo Periactin da 15 anni nel trattamento dell’orticaria cronica resistente ad altri antistaminici. Circa il 70% dei pazienti mostra miglioramento significativo entro 2 settimane. La sedazione iniziale tende a ridursi con il proseguimento della terapia.” - Dott. Bianchi, Allergologia

“Notevole il rapporto costo-beneficio rispetto ad alternative più recenti. Importante educare i pazienti sulla gestione degli effetti anticolinergici, particolarmente negli anziani.” - Dott. Verdi, Geriatria