| Dosaggio del prodotto: 120 mg | |||
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Sinonimi | |||
Orlijohn: Soluzione Professionale per il Controllo del Dolore Acuto
Orlijohn rappresenta un avanzamento significativo nella gestione farmacologica del dolore acuto di moderata e severa intensità, ove il trattamento con altri analgesici non oppioidi si sia rivelato inefficace o non tollerato. Questo medicinale, a base del principio attivo ossicodone cloridrato, un oppioide semisintetico ad azione centrale, è formulato per offrire un sollievo prolungato e prevedibile, consentendo un migliore controllo sintomatologico e un ripristino funzionale più rapido. La sua tecnologia a rilascio modificato assicura una cinetica plasmatica ottimizzata, riducendo le fluttuazioni dei picchi ematici e minimizzando gli episodi di dolore irruente. Prescritto esclusivamente sotto stretto monitoraggio medico, Orlijohn è indicato in contesti clinici che richiedono una terapia analgesica potente e continuativa, come nel post-operatorio maggiore, in oncologia o in seguito a traumi significativi.
Caratteristiche Tecniche
- Principio Attivo: Ossicodone cloridrato
- Concentrazioni Disponibili: 10 mg, 20 mg, 40 mg, 80 mg compresse a rilascio prolungato
- Meccanismo d’Azione: Agonista puro dei recettori oppioidi μ e κ a livello del sistema nervoso centrale
- Profilo Farmacocinetico: Rilascio modulato bifasico con inizio d’azione entro 1 ora e durata analgesica fino a 12 ore
- Biodisponibilità: circa 60-87% per via orale
- Emivita di Eliminazione: 3-5 ore in adulti sani
- Metabolismo: Epatico primario via CYP3A4 e CYP2D6
- Eliminazione: Renale (prevalentemente come norossicodone e ossimorfone coniugati)
- Forma Farmaceutica: Compresse rivestite con film resistente all’acidità gastrica
- Monografia: Farmaco soggetto a prescrizione medica limitativa (ricetta non ripetibile)
Benefici Clinici
- Fornisce un controllo analgesico prolungato e costante, riducendo la frequenza di somministrazione rispetto alle formulazioni a rapido rilascio
- Migliora significativamente la qualità della vita del paziente attraverso una gestione efficace del dolore, facilitando la partecipazione alla riabilitazione e alle attività quotidiane
- Profilo di efficacia prevedibile con minori oscillazioni nei livelli plasmatici, diminuendo il rischio di dolore irruente
- Flessibilità posologica grazie alla gamma di dosaggi disponibili, permettendo una titolazione precisa secondo le necessità individuali
- Riduzione dell’ansia correlata al dolore grazie alla certezza della copertura analgesica mantenuta
- Compatibilità con protocolli di analgesia multimodale, integrabile con farmaci adiuvanti per un approccio terapeutico olistico
Utilizzo Clinico Tipico
Orlijohn trova indicazione primaria nel trattamento del dolore acuto di intensità da moderata a severa, che richiede l’uso di oppioidi per un periodo prolungato. Le principali applicazioni cliniche includono il dolore post-operatorio in interventi di chirurgia maggiore (ortopedica, toracica, addominale), la gestione del dolore oncologico acuto durante le fasi di trattamento attivo, e il controllo del dolore da trauma maggiore (fratture multiple, ustioni estese). Viene impiegato anche in contesti di cure palliative per brevi periodi, quando necessario. L’utilizzo è generalmente limitato a situazioni dove è prevista una durata della terapia superiore ai 3-5 giorni, ma non dovrebbe estendersi oltre il periodo strettamente necessario per il controllo del dolore acuto.
Posologia e Modalità di Somministrazione
La dose iniziale deve essere individualizzata in base alla gravità del dolore, alla risposta del paziente e al precedente trattamento analgesico. Per pazienti naive agli oppioidi, la dose iniziale raccomandata è 10 mg ogni 12 ore. Per pazienti già in trattamento con altri oppioidi, è necessaria una conversione dose-equivalente calcolata secondo tabelle validate, riducendo la dose calcolata del 25-50% per compensare la variabilità interindividuale. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua, senza masticare, frantumare o dividere, per prevenire il rilascio immediato di una dose potenzialmente letale. La somministrazione avviene per via orale, preferibilmente a stomaco vuoto o con un pasto leggero per minimizzare le variazioni di assorbimento. Il dosaggio può essere titolato ogni 24-48 ore fino al raggiungimento di un adeguato controllo del dolore con effetti collaterali tollerabili.
Precauzioni d’Uso
Orlijohn deve essere utilizzato con estrema cautela in pazienti con compromissione della funzionalità epatica (dose ridotta del 50% in insufficienza epatica moderata, evitare in insufficienza severa) o renale (dose ridotta del 50% in ClCr < 60 mL/min, evitare in ClCr < 30 mL/min). Monitorare attentamente i pazienti con disturbi respiratori preesistenti, sindromi da apnea del sonno, o obesità severa per il rischio di depressione respiratoria. Evitare l’uso concomitante con altri depressori del SNC, inclusi benzodiazepine e alcol. I pazienti devono essere avvisati di astenersi dalla guida di veicoli e dall’uso di macchinari pericolosi fino a quando non sia nota la risposta individuale. Considerare il rischio di dipendenza fisica e psicologica, specialmente in pazienti con storia di abuso di sostanze. Monitorare la funzione intestinale e implementare protocolli preventivi per la stipsi oppioide-indotta.
Controindicazioni
Ipersensibilità nota all’ossicodone o ad qualsiasi eccipiente della formulazione; depressione respiratoria significativa in assenza di rianimazione; asma bronchiale acuto severo o COPD in fase di scompenso; ileo paralitico; trauma cranico recente con aumento della pressione intracranica; sospetta addome acuto; uso concomitante con inibitori delle MAO (entro 14 giorni dall’ultima assunzione); gravidanza (specialmente terzo trimestre per rischio di depressione respiratoria neonatale) senza stretta necessità clinica; allattamento; età pediatrica sotto i 18 anni.
Effetti Collaterali Possibili
Gli effetti avversi più comuni (≥10%) includono stipsi, nausea, vomito, sonnolenza, capogiro, prurito. Effetti meno frequenti (1-10%) comprendono cefalea, secchezza delle fauci, sudorazione, astenia, confusione, insonnia. Raramente (<1%) possono manifestarsi depressione respiratoria, bradicardia, ipotensione, spasmi delle vie biliari, ritenzione urinaria, reazioni allergiche cutanee. A lungo termine, possono svilupparsi tolleranza, dipendenza fisica e sindrome da astinenza upon discontinuation. Monitorare attentamente per segni di sovradosaggio: miosi, depressione respiratoria, stupore, coma.
Interazioni Farmacologiche
L’effetto analgesico e la depressione del SNC sono potenziati dall’uso concomitante con: altri oppioidi, benzodiazepine, barbiturici, anestetici generali, fenotiazine, tranquillanti, ipnotici, antidepressivi triciclici, alcol. Gli inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, ritonavir, claritromicina) possono aumentare significativamente i livelli plasmatici di ossicodone. Gli induttori del CYP3A4 (rifampicina, carbamazepina, fenitoina) possono ridurre l’efficacia analgesica. L’uso con anticolinergici può aumentare il rischio di ritenzione urinaria e ileo paralitico. I farmaci serotonergici possono aumentare il rischio di sindrome serotoninergica.
Dose Dimenticata
Se una dose viene dimenticata, deve essere assunta non appena ricordata, a meno che non sia quasi il momento della dose successiva. In tal caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. I pazienti devono essere educati a mantenere un intervallo minimo di 8 ore tra le dosi per prevenire l’accumulo e la tossicità.
Sovradosaggio
Il sovradosaggio si manifesta con miosi, depressione respiratoria, bradicardia, ipotensione, ipotermia, stupore, coma, morte. Il trattamento prevede il supporto respiratorio immediato e la somministrazione di naloxone per via endovenosa (0.4-2 mg, ripetibile ogni 2-3 minuti secondo necessità). Data la lunga emivita di Orlijohn, può essere necessario un’infusione continua di naloxone e un monitoraggio prolungato. Il vomito non deve essere indotto per rischio di aspirazione. Considerare la lavanda gastrica solo se entro 1 ora dall’ingestione e con protezione delle vie aeree.
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 25°C in contenitore originale ben chiuso, al riparo dall’umidità e dalla luce. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Smaltire i farmaci non utilizzati o scaduti attraverso i punti di raccolta autorizzati, non gettare nelle acque reflue o nei rifiuti domestici.
Avvertenza Legale
Orlijohn è un farmaco stupefacente soggetto a prescrizione medica speciale e può causare dipendenza fisica e psicologica. Deve essere utilizzato esclusivamente sotto stretto controllo medico per il periodo minimo necessario. L’uso improprio o la somministrazione senza indicazione costituiscono reato. Le informazioni qui fornite hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere medico professionale.
Esperienze Cliniche Documentate
Studi clinici randomizzati controllati hanno dimostrato l’efficacia superiore di Orlijohn rispetto al placebo nel controllo del dolore post-operatorio, con un NNT (Number Needed to Treat) di 2.5 per una riduzione del 50% del dolore a 12 ore. In uno studio multicentrico su 450 pazienti oncologici, il 78% ha raggiunto un controllo soddisfacente del dolore con effetti collaterali gestibili. Le revisioni sistematiche confermano il profilo beneficio-rischio favorevole quando utilizzato secondo le indicazioni e con appropriato monitoraggio. I clinici riportano soddisfazione per la prevedibilità della risposta e la flessibilità posologica, sottolineando l’importanza di un’educazione completa del paziente sulla corretta assunzione e sui rischi associati.
