Nolvadex

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Nolvadex: Terapia Ormonale Mirata nel Tumore al Seno

Nolvadex, il cui principio attivo è il tamoxifene citrato, rappresenta una pietra miliare nella terapia endocrina adiuvante e metastatica per il carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali. Appartenente alla classe dei modulatori selettivi dei recettori degli estrogeni (SERM), agisce competitivamente legandosi ai recettori estrogenici sul tessuto mammario, inibendo così gli effetti proliferativi degli estrogeni sulle cellule tumorali. La sua azione è tessuto-specifica, esercitando un effetto antiestrogenico sul seno mentre manifestando un’attività estrogeno-simile su ossa e metabolismo lipidico. Il suo utilizzo è supportato da decenni di studi clinici che ne confermano l’efficacia nel ridurre significativamente il rischio di recidiva e migliorare la sopravvivenza globale. Questo profilo terapeutico lo rende un cardine nel management a lungo termine di un sottogruppo fondamentale di pazienti oncologiche.

Caratteristiche Tecniche

  • Principio Attivo: Tamoxifene citrato
  • Classificazione Farmacoterapeutica: Modulatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERM)
  • Formulazioni Disponibili: Compresse da 10 mg e 20 mg
  • Emivita: Lunga, circa 5-7 giorni per il metabolita attivo (endoxifene)
  • Biodisponibilità: Elevata per somministrazione orale
  • Metabolismo: Epatico, principalmente tramite il citocromo P450 (CYP2D6 e CYP3A4)
  • Escrezione: Prevalentemente fecale
  • Legame Proteico: Elevato (>99%)

Benefici Terapeutici Principali

  • Riduzione del Rischio di Recidiva: Diminuisce in modo significativo la probabilità di ripresa di malattia locale e a distanza in donne con carcinoma mammario positivo ai recettori estrogenici (ER+), sia in pre che in post-menopausa.
  • Miglioramento della Sopravvivenza Globale: Aumenta le percentuali di sopravvivenza a lungo termine, come dimostrato da studi clinici con follow-up decennali.
  • Profilo di Tollerabilità Consolidato: Essendo un farmaco in uso da molti anni, il suo profilo di effetti collaterali è ampiamente conosciuto e gestibile nella pratica clinica.
  • Protezione Ossea in Pre-menopausa: In donne non in menopausa, esercita un effetto positivo sulla densità minerale ossea, contrastando la perdita di tessuto osseo.
  • Riduzione del Rischio Controlaterale: Il trattamento con Nolvadex è associato a una diminuzione dell’incidenza di sviluppare un nuovo tumore primario nel seno controlaterale.
  • Opzione Terapeutica Orale: La somministrazione per via orale facilita l’aderenza alla terapia a lungo termine (5-10 anni) al di fuori dell’ambiente ospedaliero.

Utilizzo Comune

Nolvadex (tamoxifene) è indicato per:

  • Terapia Adiuvante: Trattamento delle donne con carcinoma mammario invasivo positivo ai recettori degli estrogeni (ER+) dopo intervento chirurgico primario, per ridurre il rischio di recidiva.
  • Terapia Metastatica: Trattamento del carcinoma mammario metastatico ER+ in donne e uomini.
  • Riduzione del Rischio: Nei soggetti ad alto rischio (es. storia familiare significativa, presenza di lesioni pre-maligne come il carcinoma lobulare in situ - CLIS), per ridurre l’incidenza del carcinoma mammario invasivo.
  • Trattamento del Carcinoma Duttale In Situ (DCIS): Dopo escissione chirurgica e radioterapia, per ridurre il rischio di sviluppare un carcinoma mammario invasivo omolaterale.

Posologia e Somministrazione

La posologia deve essere stabilita esclusivamente dall’oncologo o specialista di riferimento in base allo stadio della malattia, alla risposta del paziente e al profilo di tollerabilità.

  • Dosaggio Standard per Carcinoma Mammario (adiuvante e metastatico): La dose orale raccomandata per gli adulti è di 20-40 mg al giorno, somministrata in un’unica dose o in due dosi divise (mattina e sera). Più comunemente, si inizia con 20 mg una volta al giorno.
  • Dosaggio per Riduzione del Rischio e DCIS: 20 mg una volta al giorno per una durata di 5 anni.
  • Assunzione: Le compresse possono essere assunte con o senza cibo. Si consiglia di assumerle alla stessa ora ogni giorno per mantenere una concentrazione plasmatica costante.
  • Durata del Trattamento: Per la terapia adiuvante, la durata standard è di 5-10 anni. Studi clinici hanno dimostrato che un trattamento di 10 anni offre un beneficio superiore in termini di riduzione del rischio di recidiva e mortalità rispetto a un trattamento di 5 anni, sebbene con un profilo di effetti collaterali da valutare attentamente.
  • Popolazioni Speciali: Non sono generalmente necessari aggiustamenti della dose in pazienti con insufficienza renale lieve-moderata o epatica lieve. L’uso in pazienti con grave insufficienza epatica è controindicato.

Precauzioni per l’Uso

L’uso di Nolvadex richiede un’attenta valutazione e un monitoraggio continuo.

  • Monitoraggio Ginecologico: È imperativo sottoporsi a regolari visite ginecologiche (annuali) ed ecografie pelviche. Il tamoxifene aumenta il rischio di iperplasia endometriale e di carcinoma dell’endometrio. Qualsiasi sanguinamento vaginale anomalo deve essere immediatamente riferito al medico.
  • Esami del Sangue: Monitoraggio periodico degli emocromi per rilevare possibili trombocitopenie e dei parametri della funzionalità epatica.
  • Visita Oculistica: Sono stati segnalati casi di retinopatia, opacità corneali e edema maculare. Si raccomanda un esame oftalmologico in caso di disturbi visivi acuti.
  • Rischio Tromboembolico: Il farmaco aumenta il rischio di eventi tromboembolici (trombosi venosa profonda, embolia polmonare, ictus). La cautela è massima in pazienti con storia pregressa di trombosi o in condizioni di immobilità prolungata.
  • Effetti sul Metabolismo Osseo: In donne in post-menopausa, il tamoxifene può causare una perdita di densità minerale ossea, contrariamente all’effetto protettivo osservato in pre-menopausa.
  • Gravidanza e Allattamento: Nolvadex è controindicato in gravidanza (categoria di rischio D) e durante l’allattamento. Può causare danni fetali. È necessario utilizzare metodi contraccettivi non ormonali efficaci durante la terapia e per diversi mesi dopo la sua sospensione.

Controindicazioni

L’uso di Nolvadex è assolutamente controindicato nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità nota al principio attivo tamoxifene o a uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Pazienti in gravidanza o che stanno allattando.
  • Pazienti con anamnesi di eventi tromboembolici venosi o arteriosi.
  • Co-somministrazione con terapia anticoagulante coumarinica in pazienti con carcinoma mammario metastatico (aumento del rischio di emorragia).
  • Pazienti con grave insufficienza epatica.
  • Donne che necessitano di una terapia ormonale sostitutiva concomitante.

Possibili Effetti Collaterali

Gli effetti collaterali sono comuni ma spesso di grado lieve-moderato e tendono a diminuire con il proseguire della terapia.

Molto comuni (≥ 1/10):

  • Vampate di calore e sudorazione
  • Nausea
  • Affaticamento (astenia)
  • Crampi muscolari

Comuni (≥ 1/100, < 1/10):

  • Alterazioni del ciclo mestruale (oligomenorrea, amenorrea)
  • Perdite vaginali e prurito vulvo-vaginale
  • Alopecia (perdita di capelli)
  • Rash cutaneo
  • Depressione dell’umore
  • Cefalea
  • Trombocitopenia, leucopenia
  • Aumento dei livelli di trigliceridi plasmatici

Non comuni (≥ 1/1.000, < 1/100):

  • Iperplasia endometriale, carcinoma dell’endometrio
  • Eventi tromboembolici (TVP, embolia polmonare)
  • Ictus
  • Disturbi visivi (retinopatia, opacità corneali)
  • Steatosi epatica, epatite, cirrosi

Rari (≥ 1/10.000, < 1/1.000):

  • Sindrome da iperstimolazione ovarica (in donne in pre-menopausa)
  • Pancitopenia
  • Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson
  • Sindrome da lisi tumorale (all’inizio del trattamento in pazienti con grosse masse tumorali)

Interazioni Farmacologiche

L’efficacia e la tossicità di Nolvadex possono essere influenzate da altri farmaci.

  • Anticoagulanti (Warfarin): Aumento significativo del rischio di sanguinamento. Il tempo di protrombina (INR) deve essere monitorato molto attentamente.
  • Inibitori del CYP2D6: Farmaci come paroxetina, fluoxetina, quinidina, bupropione possono inibire la conversione del tamoxifene nel suo metabolita attivo (endoxifene), potenzialmente riducendone l’efficacia antitumorale.
  • Induttori del CYP3A4: Farmaci come rifampicina, carbamazepina, fenitoina, iperico (erba di San Giovanni) possono aumentare il metabolismo del tamoxifene, riducendone le concentrazioni plasmatiche e l’efficacia.
  • Inibitori del CYP3A4: Ketoconazolo, eritromicina e simili possono aumentare le concentrazioni di tamoxifene, potenziandone sia gli effetti che la tossicità.
  • Citotossici: Aumento del rischio di trombosi quando somministrato in combinazione con altri chemioterapici.
  • Farmaci che prolungano l’intervallo QT: Il tamoxifene può prolungare lievemente l’intervallo QT; la cautela è d’obbligo nella co-somministrazione con altri farmaci noti per questo effetto (es. alcuni antiaritmici, antipsicotici, antibiotici).

Dose Dimenticata

  • Se ci si ricorda entro poche ore dall’orario previsto, assumere la dose dimenticata immediatamente.
  • Se è quasi ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico alla dose successiva.
  • Non raddoppiare mai la dose per recuperare quella dimenticata.
  • Mantenere il regolare intervallo tra le dosi.

Sovradosaggio

Non sono stati riportati casi fatali di sovradosaggio acuto. I sintomi riportati in caso di ingestione accidentale di dosi molto elevate (oltre 400 mg) includono:

  • Vertigini, atassia (mancanza di coordinazione muscolare)
  • Allucinazioni
  • Aritmie cardiache, prolungamento dell’intervallo QT
  • Convulsioni
  • Depressione del sistema nervoso centrale In caso di sospetto sovradosaggio, è necessario ricorrere immediatamente a cure mediche. Il trattamento è sintomatico e di supporto; non esiste un antidoto specifico.

Conservazione

  • Conservare nella confezione originale per proteggere il farmaco dalla luce.
  • Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
  • Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
  • Non utilizzare il farmaco dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza Importante

Questo documento ha uno scopo puramente informativo e non sostituisce in alcun modo il parere, la diagnosi o la prescrizione del medico curante o dello specialista oncologo. Nolvadex è un farmaco soggetto a prescrizione medica obbligatoria e il suo utilizzo deve avvenire esclusivamente sotto stretto controllo medico. Le informazioni sugli effetti collaterali e le interazioni non sono esaustive. Il paziente deve riferire al medico qualsiasi sintomo insolito o disturbo che insorga durante il trattamento. L’automedicazione è pericolosa e assolutamente sconsigliata.

Esperienze e Testimonianze (Sintesi)

Le esperienze delle pazienti con Nolvadex sono variabili e strettamente personali. Molte donne riportano un’esperienza globale positiva, sottolineando la tranquillità psicologica derivante dall’avere un’arma efficace per prevenire la recidiva del tumore. Le vampate di calore e l’affaticamento sono gli effetti collaterali più frequentemente citati, spesso gestiti con strategie non farmacologiche. Un numero significativo di pazienti evidenzia l’importanza del supporto medico nel gestire gli effetti collaterali e nel mantenere l’aderenza alla terapia per l’intero periodo prescritto. La consapevolezza di contribuire attivamente alla propria salute a lungo termine è un potente motivatore nonostante gli inconvenienti. È fondamentale ricordare che l’efficacia e la tollerabilità sono individuali e che il dialogo continuo con l’équipe oncologica è la chiave per un percorso terapeutico di successo.