Naltrexone

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Naltrexone: Trattamento Efficace per la Dipendenza da Oppioidi e Alcol

Naltrexone è un antagonista degli oppioidi non selettivo ampiamente utilizzato in ambito clinico per il trattamento della dipendenza da oppiacei e alcol. Appartenente alla classe dei farmaci antagonisti dei recettori oppioidi, agisce bloccando gli effetti euforizzanti e sedativi delle sostanze d’abuso, riducendo significativamente il craving e il rischio di ricadute. Il suo meccanismo d’azione si basa sull’inibizione competitiva dei recettori μ-oppioidi, risultando particolarmente efficace nei protocolli di disassuefazione e mantenimento. Prescritto esclusivamente sotto supervisione medica, rappresenta uno strumento fondamentale nella terapia farmacologica delle dipendenze.

Caratteristiche Tecniche

  • Principio attivo: Naltrexone cloridrato
  • Classe farmacologica: Antagonista dei recettori oppioidi
  • Forme farmaceutiche: Compresse da 50 mg; preparazioni depot intramuscolari
  • Emivita: 4-13 ore (forma orale); 5-10 giorni (formulazione depot)
  • Biodisponibilità: 5-40% (orale)
  • Metabolismo: Epatico (via diidrofolato reduttasi)
  • Escrezione: Principale via renale
  • Legame proteico: 21%

Benefici Clinici

  • Blocco dei effetti euforizzanti degli oppioidi, prevenendo le ricadute
  • Riduzione significativa del craving alcolico attraverso la modulazione del sistema dopaminergico mesolimbico
  • Assenza di potenziale d’abuso e dipendenza farmacologica
  • Possibilità di somministrazione in formulazione depot per migliorare l’aderenza terapeutica
  • Compatibilità con programmi di supporto psicologico e sociale
  • Documentata efficacia nella riduzione dei giorni di consumo alcolico

Indicazioni Principali

Il naltrexone trova indicazione primaria nel trattamento della dipendenza da oppioidi in pazienti precedentemente disintossicati, dove previene gli effetti farmacologici degli oppiacei esogeni. Nell’alcol-dipendenza, viene utilizzato per ridurre il desiderio di consumo e mantenere l’astinenza. Ulteriori applicazioni includono il trattamento del prurito colestatico refrattario e potenziali utilizzi in condizioni immunomodulatorie, sebbene queste rimangano indicazioni off-label.

Posologia e Somministrazione

Forma orale: 50 mg una volta al giorno, iniziando solo dopo completa detossificazione da oppioidi (minimo 7-10 giorni dall’ultima assunzione). Nei pazienti con alcol-dipendenza, il trattamento può iniziare mentre il paziente è ancora in consumo attivo, secondo il protocollo Sinclair.

Formulazione depot: 380 mg per via intramuscolare glutea ogni 4 settimane, previo test di tollerabilità con forma orale.

Il dosaggio deve essere personalizzato in base alla risposta clinica e alla tollerabilità. Nei pazienti con insufficienza epatica è richiesta una attenta valutazione rischio-beneficio e possibili aggiustamenti posologici.

Precauzioni d’Uso

Prima dell’inizio del trattamento è imperativo verificare l’assenza di oppioidi nell’organismo mediante test tossicologici. I pazienti devono essere avvertiti che il tentativo di superare il blocco oppioide assumendo dosi elevate potrebbe risultare in depressione respiratoria fatale. Monitorare la funzionalità epatica periodicamente durante il trattamento prolungato. I pazienti devono portare con sé documentazione medica che indichi l’assunzione di naltrexone in caso di emergenze.

Controindicazioni

  • Ipersensibilità accertata al principio attivo o eccipienti
  • Insufficienza epatica acuta o epatite fulminante
  • Assunzione corrente di oppioidi o test urinari positivi
  • Sindrome da astinenza da oppiacei non risolta
  • Terapia concomitante con farmaci oppioidi per indicazioni mediche
  • Insufficienza renale grave (CLcr <30 mL/min)

Effetti Collaterali

Gli eventi avversi più comunemente riportati (>10%) includono nausea, cefalea, vertigini, insonnia e ansia. Reazioni meno frequenti (1-10%) comprendono vomito, diarrea, dolore addominale, artralgie e aumento delle transaminasi. Raramente (<1%) sono stati osservati depressione respiratoria iatrogena, reazioni allergiche cutanee e epatotossicità. La formulazione depot può causare reazioni locali nel sito di iniezione.

Interazioni Farmacologiche

Il naltrexone antagonizza gli effetti terapeutici degli oppioidi, rendendoli inefficaci per il controllo del dolore. Farmaci epatotossici (come isoniazide, ketoconazolo) possono potenziare il rischio di danno epatico. È documentata un’interazione farmacodinamica con tioidazina. L’assunzione concomitante con disulfiram può aumentare il rischio di epatotossicità.

Dose Dimenticata

In caso di dimenticanza di una dose orale, assumere non appena possibile, salvo che non sia quasi ora della dose successiva. Non raddoppiare la dose. Per la formulazione depot, contattare immediatamente il medico per valutare la necessità di un richiamo anticipato.

Sovradosaggio

Non sono stati documentati casi di sovradosaggio letale con naltrexone da solo. In caso di assunzione massiccia, i sintomi possono includere nausea, vomito e sonnolenza. Il trattamento è sintomatico e di supporto. In pazienti non tolleranti agli oppioidi, un sovradosaggio accidentale di oppioidi durante il trattamento con naltrexone può richiedere dosi più elevate di naloxone per il reversal.

Conservazione

Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Le formulazioni depot devono essere conservate in frigorifero (2-8°C) e portate a temperatura ambiente prima della somministrazione.

Avvertenze

Questo farmaco richiede prescrizione medica e deve essere utilizzato esclusivamente sotto controllo specialistico. L’efficacia è massima quando integrata in un programma terapeutico completo che includa supporto psicologico e sociale. L’interruzione improvvisa del trattamento non provoca sindrome da astinenza ma aumenta il rischio di recidiva.

Esperienze Cliniche

Studi randomizzati controllati dimostrano tassi di astinenza a 6 mesi del 35-50% nei pazienti con dipendenza da oppioidi, rispetto al 20-30% del placebo. Nell’alcol-dipendenza, meta-analisi mostrano una riduzione del 15-20% dei giorni di consumo e del 5-10% del consumo totale rispetto al placebo. I dati di real-world evidence confermano l’efficacia soprattutto nei pazienti altamente motivati e inseriti in programmi strutturati.