| Dosaggio del prodotto: 10mg | |||
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Maxalt: Soluzione Rapida ed Efficacia Mirata per l’Emicrania
Maxalt (rizatriptan benzoato) è un farmaco appartenente alla classe dei triptani, specificamente indicato per il trattamento acuto dell’emicrania con o senza aura negli adulti. Agisce selettivamente sui recettori della serotonina, contrastando la vasodilatazione delle arterie cerebrali e riducendo l’infiammazione neurogena, meccanismi alla base dell’attacco emicranico. La sua formulazione è studiata per offrire un sollievo rapido e mirato, consentendo ai pazienti di riprendere le proprie attività quotidiane con minor disagio. L’utilizzo deve avvenire sotto prescrizione e controllo medico, nel rispetto delle linee guida terapeutiche per la gestione dell’emicrania.
Caratteristiche
- Principio attivo: rizatriptan benzoato 10 mg (per compressa orodispersibile o compressa rivestita)
- Formulazioni disponibili: compresse orodispersibili e compresse rivestite
- Meccanismo d’azione: agonista selettivo dei recettori 5-HT1B/1D della serotonina
- Inizio d’azione: sollievo sintomatico può manifestarsi già entro 30 minuti dall’assunzione
- Durata dell’effetto: fino a 24 ore per la risoluzione completa dell’attacco
- Modalità di somministrazione: per via orale, con o senza acqua
Benefici
- Rapido sollievo dal dolore emicranico, spesso entro 2 ore dall’assunzione
- Riduzione significativa di sintomi associati come nausea, fotofobia e fonofobia
- Formulazione orodispersibile utile in caso di nausea o difficoltà di deglutizione
- Alta specificità d’azione con minor incidenza di effetti sistemici indesiderati rispetto ad analgesici generici
- Possibilità di riprendere le normali attività quotidiane in tempi brevi
- Efficacia dimostrata in studi clinici per attacchi di emicrania con e senza aura
Utilizzo comune
Maxalt è indicato per il trattamento acuto degli attacchi di emicrania, caratterizzati da dolore moderato-severo, spesso pulsante e monolaterale, accompagnato da sintomi quali nausea, vomito, ipersensibilità alla luce o ai suoni. Deve essere assunto all’esordio dell’attacco, preferibilmente non in fase prodromica avanzata, per massimizzarne l’efficacia. Non è adatto per la profilassi dell’emicrania né per il trattamento di altre cefalee (es. cefalea tensiva o a grappolo).
Posologia e modalità d’uso
La dose raccomandata per gli adulti è di 10 mg, assunta per via orale, preferibilmente non a stomaco pieno per ottimizzare l’assorbimento. In caso di recidiva del dolore dopo iniziale sollievo, può essere assunta una seconda dose dopo almeno 2 ore, senza superare i 30 mg in 24 ore. Per i pazienti con insufficienza epatica o che assumono propranololo, la dose massima raccomandata è di 5 mg per singola assunzione e 15 mg nelle 24 ore. Le compresse orodispersibili vanno poste sulla lingua e lasciate sciogliere senza acqua.
Precauzioni
Prima dell’uso, accertarsi dell’assenza di controindicazioni cardiovascolari. Evitare l’uso in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare non controllati (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo, familiarità). Non somministrare in caso di emiplegia o emicrania basilare. Monitorare eventuali sintomi suggestivi di ischemia miocardica o cerebrale dopo l’assunzione. Utilizzare con cautela in pazienti con insufficienza epatica o renale. Non eccedere le dosi consigliate per evitare il fenomeno della cefalea da rimbalzo.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al rizatriptan o ad qualsiasi eccipiente della formulazione
- Storia di cardiopatia ischemica, angina, infarto miocardico o arteriopatie periferiche
- Precedenti di ictus o attacchi ischemici transitori (TIA)
- Ipertensione arteriosa non controllata
- Uso concomitante o recente (entro 24 ore) di altri triptani, ergotaminici o inibitori delle MAO
- Sindrome di Wolff-Parkinson-White o altre aritmie cardiache
Possibili effetti collaterali
Gli effetti avversi più comuni includono:
- Sensazione di oppressione toracica o alla gola (non di origine cardiaca)
- Astenia, sonnolenza, capogiro
- Nausea, secchezza delle fauci
- Sintomi vasomotori (arrossamento, sensazione di calore) In rari casi possono verificarsi:
- Ipertensione, tachicardia, ischemia coronarica
- Reazioni di ipersensibilità cutanea
Interazioni farmacologiche
- Controindicato con ergotamina, derivati dell’ergot e altri agonisti serotoninergici (rischio di vasocostrizione prolungata)
- Evitare l’uso entro 2 settimane da inibitori delle MAO
- Propranololo può aumentare le concentrazioni plasmatiche di rizatriptan (ridurre dose a 5 mg)
- Possibile interazione con SSRI/SNRI (aumento rischio di sindrome serotoninergica)
- Farmaci che inibono il CYP450 possono alterare il metabolismo del rizatriptan
Dose dimenticata
Maxalt è assunto al bisogno in corrispondenza dell’attacco emicranico; non esiste un regime posologico continuativo. Se l’attacco si risolve spontaneamente o viene dimenticata l’assunzione, non è necessario assumere il farmaco in un secondo momento. Non raddoppiare la dose.
Sovradosaggio
I sintomi possono includere ipertensione, tachicardia, arrossamento cutaneo, capogiro. Non esiste un antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e di supporto. Monitorare le funzioni vitali e lo stato cardiovascolare. Emodialisi non è ritenuta efficace.
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30°C, in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione.
Avvertenza
Questo farmaco è soggetto a prescrizione medica. Le informazioni qui riportate hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico. Seguire scrupolosamente le indicazioni del proprio specialista. Non utilizzare in gravidanza o allattamento senza consulto medico.
Recensioni
In studi clinici e nell’esperienza d’uso, Maxalt ha dimostrato un’elevata soddisfazione tra i pazienti emicranici, con miglioramenti significativi nella qualità della vita. I benefici in termini di rapidità d’azione e tollerabilità sono frequentemente citati. Tuttavia, l’efficacia può variare in base alla tipologia e alla severità dell’emicrania. Si raccomanda di discutere con il neurologo curante la strategia terapeutica più appropriata.
