
| Dosaggio del prodotto: 0.25mg | |||
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Lanoxin: Controllo Sicuro della Fibrillazione Atriale e dello Scompenso Cardiaco
Lanoxin (digossina) è un glicoside cardiotonico di origine digitale, ampiamente utilizzato nella pratica clinica per il controllo del ritmo cardiaco e il supporto inotropo. Appartiene a una classe farmacologica consolidata, con un profilo farmacocinetico prevedibile e un’efficacia dimostrata in contesti sia acuti che cronici. Il suo meccanismo d’azione, basato sull’inibizione della pompa sodio-potassio ATPasi, aumenta la forza di contrazione cardiaca e modula la conduzione del nodo atrioventricolare. La sua posologia richiede un attento monitoraggio terapeutico per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.
Caratteristiche
- Principio attivo: Digossina
- Formulazioni disponibili: Compresse da 0,0625 mg, 0,125 mg, 0,25 mg; Soluzione iniettabile per uso endovenoso
- Meccanismo d’azione: Inibitore della Na+/K+ ATPasi, con effetto inotropo positivo e dromotropo negativo
- Emivita: 36-48 ore (adulti con funzionalità renale normale)
- Legame proteico: ~25%
- Metabolismo: Epatico limitato; escrezione principalmente renale immodificata
- Monitoraggio: Livelli sierici terapeutici (0,5-2,0 ng/mL)
Benefici
- Miglioramento della frazione di eiezione e della gittata cardiaca nello scompenso cardiaco sintomatico
- Controllo della frequenza ventricolare nella fibrillazione atriale e nel flutter atriale
- Riduzione dei sintomi di scompenso (dispnea, affaticamento, edemi periferici)
- Somministrazione orale conveniente per terapia cronica
- Opzione di dosaggio flessibile con calibratura in base alla funzionalità renale
- Effetto terapeutico prevedibile con appropriato monitoraggio dei livelli ematici
Utilizzo Comune
Lanoxin è indicato per il trattamento dello scompenso cardiaco sintomatico da lieve a moderato, in particolare quando associato a fibrillazione atriale. È impiegato per il controllo della risposta ventricolare in pazienti con fibrillazione atriale cronica o flutter atriale. Trova applicazione in regimi terapeutici combinati con diuretici, ACE-inibitori o beta-bloccanti, secondo le linee guida internazionali. Il suo uso è consolidato in pazienti anziani e in quelli con comorbidità, purché venga mantenuto un stretto controllo della posologia e della funzionalità renale.
Posologia e Somministrazione
La dose di carico (digossinizzazione) è generalmente evitata nella pratica corrente; si preferisce un approccio a dosaggio graduale. Per adulti con funzionalità renale normale: dose iniziale di 0,125-0,25 mg al giorno per via orale. Nei pazienti anziani o con clearance della creatinina <50 mL/min, la dose iniziale non deve superare 0,125 mg al giorno. La somministrazione endovenosa è riservata a setting ospedalieri, con dosi equivalenti al 75-80% della dose orale. Il dosaggio deve essere adeguato in base ai livelli sierici, alla risposta clinica e alla funzionalità renale. Il monitoraggio terapeutico dei livelli di digossina è essenziale, con prelievo almeno 6-8 ore dopo l’ultima somministrazione.
Precauzioni
Valutare la funzionalità renale (eGFR) prima e durante il trattamento. Monitorare elettroliti sierici, in particolare potassio, magnesio e calcio; l’ipokaliemia aumenta il rischio di tossicità. Evitare somministrazioni rapide per via endovenosa (rischio di vasocostrizione sistemica). Utilizzare con cautela in pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, sindrome di Wolff-Parkinson-White, o blocco senoatriale. Considerare interazioni farmacologiche e condizioni che alterano l’assorbimento gastrointestinale. Gravidanza: categoria C; valutare rapporto rischio-beneficio. Allattamento: la digossina è escreta nel latte materno in concentrazioni basse.
Controindicazioni
Ipersensibilità accertata alla digossina o ad altri glicosidi digitalici. Tachiaritmie ventricolari non controllate. Blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado in assenza di pacemaker. Sindrome di Wolff-Parkinson-White con fibrillazione atriale. Cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Intossicazione digitalica preesistente.
Possibili Effetti Collaterali
- Comuni: nausea, vomito, diarrea, cefalea, affaticamento
- Cardiaci: bradicardia sinusale, blocchi AV, aritmie (extrasistoli ventricolari, tachicardia ventricolare)
- Neurologici: vertigini, disturbi visivi (visione gialla o aloni), confusione
- Rari: ginecomastia, rash cutanei, necrosi intestinale (in ischemia mesenterica)
- Tossicità: correlata a sovradosaggio; si manifesta con aritmie severe, iperkaliemia, alterazioni dello stato mentale
Interazioni Farmacologiche
- Diuretici tiazidici e dell’ansa: aumentano il rischio di ipokaliemia e tossicità
- Amiodarone, chinidina, verapamil: aumentano i livelli sierici di digossina
- FANS, ACE-inibitori: possono alterare la clearance renale
- Antibiotici macrolidi, tetracicline: possibile alterazione della flora intestinale e aumento dell’assorbimento
- Colestiramina, colestipolo: riducono l’assorbimento gastrointestinale
- Beta-bloccanti, calcio-antagonisti: effetto additivo sulla bradicardia
Dose Dimenticata
Se la dose dimenticata viene ricordata entro 12 ore, assumere la dose il prima possibile. Se sono passate più di 12 ore, saltare la dose dimenticata e riprendere il regime regolare al successivo orario stabilito. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. In caso di dubbi, consultare il medico.
Sovradosaggio
L’intossicazione digitalica è un’emergenza medica. Sintomi: nausea grave, vomito, diarrea, bradicardia marcata, aritmie ventricolari, iperkaliemia, disturbi visivi. Trattamento: sospensione immediata del farmaco, monitoraggio ECG continuo, correzione degli elettroliti. In caso di aritmie minacciose: atropina per bradicardia, fenitoina o lidocaina per tachiaritmie. Antidoto specifico: anticorpi Fab antidigossina (DigiFab) per intossicazione grave o livelli >4 ng/mL.
Conservazione
Conservare a temperatura ambiente (15-30°C), in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. La soluzione iniettabile deve essere ispezionata visivamente prima dell’uso; scartare se sono presenti particelle o discoloration.
Avvertenza
Lanoxin è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Non utilizzare senza appropriata valutazione cardiologica e monitoraggio. L’automedicazione o la modifica del dosaggio senza supervisione medica possono causare effetti gravi o fatali. Rispettare le controindicazioni e le precauzioni d’uso. In caso di sintomi suggestivi di tossicità, interrompere l’assunzione e contattare immediatamente un medico.
Recensioni
«In ambito cardiologico, Lanoxin rimane un presidio fondamentale per il controllo del ritmo in FA, specialmente in pazienti con comorbidità dove altre opzioni sono controindicate. Richiede esperienza nel dosing.» — Dott. Marco Bianchi, Cardiologo
«Efficace nel controllo dei sintomi di scompenso, ma necessita di attenzione costante alla funzionalità renale e al potassio. Il monitoraggio terapeutico è imprescindibile.» — Dott.ssa Elena Rossi, Medicina Interna
«Utilizzo da anni in pazienti anziani con FA e scompenso. Ben tollerato se dosato correttamente. L’opzione in compresse facilita l’aderenza.» — Dott. Luca Ferrari, Geriatra
