Haldol

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Dosaggio del prodotto: 10mg
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Haldol: Controllo Sintomatologico Efficace nei Disturbi Psicotici

Haldol (aloperidolo) rappresenta un antipsicotico tipico di prima generazione ampiamente utilizzato in ambito psichiatrico per la gestione acuta e di mantenimento di disturbi psicotici, tra cui la schizofrenia e gli episodi maniacali nel disturbo bipolare. La sua azione si esplica principalmente attraverso il blocco dei recettori dopaminergici D2 a livello mesolimbico, contribuendo a ridurre allucinazioni, deliri, agitazione e aggressività. Grazie al suo profilo farmacologico consolidato e alla significativa esperienza clinica, Haldol rimane una pietra angolare nel trattamento di condizioni psichiatriche severe, offrendo un controllo sintomatologico rapido e affidabile. La disponibilità in diverse formulazioni, inclusa quella depot per somministrazione intramuscolare a lunga durata d’azione, ne facilita l’aderenza terapeutica e la personalizzazione del trattamento.

Caratteristiche

  • Principio attivo: Aloperidolo
  • Classe farmacologica: Antipsicotico tipico (neuroléttico)
  • Meccanismo d’azione: Antagonista dei recettori dopaminergici D2
  • Forme farmaceutiche disponibili: Compresse, soluzione orale, fiale per iniezione intramuscolare/im, formulazione depot per im
  • Biodisponibilità: ~60-70% per via orale
  • Emivita: 14-36 ore (più lunga per il metabolita ridotto)
  • Legame proteico: ~92%
  • Metabolismo: Epatico, principalmente via CYP3A4 e CYP2D6
  • Escrezione: Urinaria e fecale

Benefici

  • Riduzione efficace dei sintomi positivi della schizofrenia (allucinazioni, deliri, disorganizzazione del pensiero)
  • Controllo rapido dell’agitazione psicomotoria e dei comportamenti aggressivi in setting acuti
  • Prevenzione delle ricadute nei disturbi psicotici cronici grazie alla formulazione depot
  • Opzione terapeutica consolidata con ampia letteratura scientifica a supporto
  • Miglioramento della qualità della vita attraverso la stabilizzazione sintomatologica
  • Flessibilità posologica e di formulazione per un approccio terapeutico personalizzato

Utilizzo Comune

Haldol è indicato per il trattamento della schizofrenia, inclusa la gestione delle fasi acute e la terapia di mantenimento. Trova impiego nel controllo dei sintomi maniacali associati al disturbo bipolare e nella gestione dell’agitazione psicomotoria severa in contesti di emergenza psichiatrica. Viene utilizzato anche nel trattamento dei tic vocali e motori nella sindrome di Tourette refrattaria ad altre terapie. In ambito geriatrico, può essere considerato (con estrema cautela) per il trattamento di gravi disturbi comportamentali associati a demenza quando altri interventi si sono rivelati inefficaci. L’uso off-label include il trattamento di nausea e vomito refrattari e la gestione sintomatologica nel delirium.

Dosaggio e Somministrazione

Il dosaggio deve essere individualizzato in base alla gravità dei sintomi, alla risposta del paziente e alla tollerabilità.

Via orale (compresse/soluzione):

  • Dose iniziale negli adulti: 0.5-5 mg 2-3 volte/die
  • Dose di mantenimento: 1-15 mg/die, suddivisa in 2-3 somministrazioni
  • Dose massima giornaliera: generalmente non superiore a 30 mg

Iniezione intramuscolare (im):

  • Per agitazione acuta: 2-5 mg im, ripetibile ogni 4-8 ore secondo necessità
  • Dose massima in acuto: di solito non superiore a 20 mg/die

Formulazione depot (decanoato):

  • Somministrazione ogni 4 settimane im profonda
  • Dose iniziale: 10-15 volte la dose orale giornaliera equivalente, massimo 100 mg
  • Dose di mantenimento: 50-200 mg ogni 4 settimane

I pazienti anziani o debilitati richiedono dosaggi iniziali più bassi (0.5-1 mg 2-3 volte/die) con titolazione molto graduale. La transizione da terapia orale a depot deve essere effettuata sotto stretto monitoraggio clinico.

Precauzioni

  • Monitorare regolarmente parametri vitali e stato neurologico, soprattutto all’inizio del trattamento
  • Valutare periodicamente la funzionalità epatica e renale
  • Evitare la sospensione brusca dopo uso prolungato
  • Utilizzare con cautela in pazienti con storia di convulsioni, glaucoma ad angolo chiuso, ipertrofia prostatica
  • Considerare il rischio di sindrome neurolettica maligna (rara ma potenzialmente letale)
  • Prestare attenzione al potenziale effetto cardiotossico (allungamento QT)
  • Monitorare parametri metabolici (glicemia, lipidemia) durante terapie prolungate
  • Valutare il rischio di cadute in pazienti anziani per possibile ipotensione ortostatica e sedazione

Controindicazioni

  • Ipersensibilità nota all’aloperidolo o ad altri antipsicotici butirrofenonici
  • Depressione del SNC in stato comatoso
  • Parkinsonismo idiopatico o demenza a corpi di Lewy
  • Grave insufficienza cardiaca, aritmie cardiache significative, prolungamento congenito dell’intervallo QT
  • Feocromocitoma
  • Gravidanza (specialmente primo trimestre) se non strettamente necessario
  • Allattamento al seno

Possibili Effetti Collaterali

Sistema nervoso centrale:

  • Sintomi extrapiramidali: acatisia, distonia, parkinsonismo, discinesia tardiva (dopo uso prolungato)
  • Sedazione, sonnolenza, cefalea
  • Raramente: convulsioni, sindrome neurolettica maligna

Cardiovascolari:

  • Tachicardia, ipotensione ortostatica
  • Prolungamento dell’intervallo QT, aritmie

Metabolici/Endocrini:

  • Aumento di peso, iperprolattinemia
  • Alterazioni glicemiche, dislipidemia

Gastrointestinali:

  • Stipsi, secchezza delle fauci, nausea

Altri:

  • Visione offuscata, ritenzione urinaria
  • Reazioni cutanee, fotosensibilità

Interazioni Farmacologiche

  • CNS depressants: Potenziamento degli effetti sedativi (alcool, benzodiazepine, oppioidi)
  • Anticolinergici: Aumentato rischio di ileo paralitico e ipertermia
  • Antipertensivi: Potenziamento dell’ipotensione
  • Farmaci che prolungano QT: Aumentato rischio di aritmie (antiaritmici di classe IA/III, alcuni antibiotici macrolidi, antidepressivi triciclici)
  • Induttori/inibitori del CYP3A4 e CYP2D6: Modifiche significative dei livelli plasmatici (carbamazepina, rifampicina, fluoxetina, paroxetina)
  • Levodopa: Ridotta efficacia del trattamento parkinsoniano
  • Litio: Aumentato rischio di tossicità neurologica

Dose Dimenticata

Se viene dimenticata una dose, assumerla non appena possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. In tal caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Per la formulazione depot, contattare il medico se si ritarda la somministrazione programmata.

Sovradosaggio

I sintomi da sovradosaggio includono grave sedazione, ipotensione, effetti extrapiramidali marcati, convulsioni e prolungamento dell’intervallo QT con rischio di torsioni di punta. Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto, con monitoraggio cardiaco continuo. L’emodialisi non è efficace. In caso di ingestione recente, considerare la lavanda gastrica e carbone attivato.

Conservazione

Conservare a temperatura ambiente (15-30°C), in contenitore ben chiuso e al riparo dalla luce. Proteggere dalla umidità. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. La soluzione orale e le fiale non devono essere congelate.

Avvertenza

Haldol è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Utilizzare esclusivamente sotto controllo medico specialistico. Non modificare autonomamente dosaggio o frequenza di somministrazione. Durante il trattamento evitare attività che richiedono vigilanza (guida, uso di macchinari) fino a quando non si conosce la risposta individuale. Informare immediatamente il medico in caso di comparsa di sintomi extrapiramidali, febbre elevata, rigidità muscolare o alterazioni del ritmo cardiaco.

Recensioni Cliniche

Haldol vanta decenni di utilizzo clinico con un ampio corpus di letteratura scientifica. Gli studi dimostrano un’efficacia superiore al placebo nel controllo dei sintomi psicotici positivi, con un numero necessario da trattare (NNT) favorevole per la risposta acuta. Le revisioni sistematiche confermano la sua efficacia nelle emergenze psichiatriche, sebbene con un profilo di effetti collaterari extrapiramidali più elevato rispetto agli antipsicotici atipici. La formulazione depot mostra tassi di ricaduta significativamente ridotti rispetto al placebo nella schizofrenia stabilizzata. L’analisi benefit-risk rimane favorevole in popolazioni selezionate non responsive o intolleranti ad antipsicotici atipici.