| Dosaggio del prodotto: 2.5mg | |||
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Sinonimi | |||
Femara: Terapia Ormonale Avanzata per il Carcinoma Mammario
Femara (letrozolo) rappresenta un trattamento ormonale di prima linea per il carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali in donne in postmenopausa. Questo inibitore dell’aromatasi agisce riducendo in modo significativo i livelli di estrogeni circolanti, privando così le cellule tumorali estrogeno-dipendenti del loro principale fattore di crescita. La sua elevata selettività e il profilo farmacocinetico ottimizzato ne fanno una scelta terapeutica fondamentale nell’approccio adiuvante e metastatico. Numerosi studi clinici hanno dimostrato la sua superiorità rispetto ad altre terapie endocrine in termini di efficacia e tollerabilità.
Caratteristiche
- Principio attivo: Letrozolo 2,5 mg
- Formulazione: Compresse rivestite per somministrazione orale
- Meccanismo d’azione: Inibitore non steroideo dell’aromatasi altamente selettivo
- Emivita: Circa 48 ore (permettendo somministrazione giornaliera)
- Biodisponibilità: 99,9% dopo somministrazione orale
- Metabolismo: Epatico principalmente via CYP3A4 e CYP2A6
- Eliminazione: Prevalentemente renale come metabolita inattivo glucuronidato
Benefici
- Riduzione del rischio di recidiva del carcinoma mammario fino al 42% rispetto al tamoxifene
- Miglioramento della sopravvivenza libera da malattia in setting adiuvante
- Efficacia superiore nel controllo della malattia metastatica
- Profilo di sicurezza favorevole con minori eventi tromboembolici rispetto al tamoxifene
- Mantenimento della qualità della vita grazie alla buona tollerabilità
- Opzione terapeutica per la fertilità in protocolli di induzione dell’ovulazione (off-label)
Utilizzo Comune
Femara è indicato per il trattamento del carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali in donne in postmenopausa. Viene utilizzato sia in setting adiuvante (dopo intervento chirurgico) che metastatico. In ambito adiuvante, la durata standard del trattamento è di 5 anni, sebbene recenti evidenze supportino un’estensione fino a 10 anni in pazienti selezionate. Nel setting metastatico, il trattamento continua fino a progressione di malattia o tossicità inaccettabile. Viene inoltre impiegato in sequenza dopo tamoxifene o come terapia di switch in base alle caratteristiche della paziente.
Dosaggio e Somministrazione
La dose raccomandata di Femara è di 2,5 mg una volta al giorno, per via orale. Le compresse devono essere assunte preferibilmente alla stessa ora ogni giorno, con o senza cibo. In caso di dimenticanza, non raddoppiare la dose successiva ma continuare con la posologia regolare. Per pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (Child-Pugh A e B) non sono necessari aggiustamenti posologici, mentre in caso di insufficienza epatica grave (Child-Pugh C) la dose deve essere ridotta del 50%. Non sono necessari aggiustamenti in caso di insufficienza renale.
Precauzioni
Monitorare periodicamente la densità minerale ossea mediante MOC-DEXA per valutare il rischio di osteoporosi. Valutare i livelli di colesterolo e trigliceridi prima e durante il trattamento. Eseguire controlli ecocardiografici periodici in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare. Monitorare la funzionalità epatica ogni 2-3 mesi nei primi anno di trattamento. Valutare la comparsa di sintomi neurologici come vertigini e affaticamento. Considerare supplementazione di calcio e vitamina D in tutte le pazienti. Monitorare la comparsa di sintomi depressivi e disturbi del sonno.
Controindicazioni
Donne in premenopausa senza soppressione ovarica adeguata. Gravidanza e allattamento. Ipersensibilità accertata al letrozolo o eccipienti. Grave insufficienza epatica (Child-Pugh C) senza aggiustamento posologico. Terapia concomitante con estrogeni o altri trattamenti ormonali sostitutivi. Pazienti con osteoporosi severa non controllata. Storia di trombosi venose profonde o embolia polmonare in atto.
Possibili Effetti Collaterali
- Vampate di calore (27% dei casi)
- Artralgie e mialgie (21%)
- Aumento del colesterolo LDL (16%)
- Osteoporosi e fratture da fragilità (11%)
- Astenia e affaticamento (10%)
- Nausea e disturbi gastrointestinali (8%)
- Cefalea (7%)
- Vertigini (5%)
- Aumento di peso (4%)
- Depressione e disturbi dell’umore (3%)
- Trombosi venose (2%)
- Neuropatia periferica (1%)
Interazioni Farmacologiche
CYP3A4 induttori (rifampicina, carbamazepina): possono ridurre l’esposizione al letrozolo. CYP2A6 e CYP3A4 inibitori (ketoconazolo, cimetidina): possono aumentare i livelli plasmatici. Tamoxifene: riduzione del 38% dei livelli di letrozolo se somministrati concomitamente. Warfarin: monitorare INR per possibile potenziamento dell’effetto anticoagulante. Farmaci per l’osteoporose (bifosfonati): sinergia nel prevenire la perdita ossea. Contraccettivi orali: controindicati in associazione.
Dose Dimenticata
Se viene dimenticata una dose, assumerla non appena possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e continuare con la posologia regolare. Non assumere una dose doppia per compensare la dose dimenticata. Mantenere l’intervallo di 24 ore tra le dosi. Segnalare al medico eventuali dimenticanze frequenti per valutare l’aderenza terapeutica.
Sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio acuto in studi clinici. In caso di sospetto sovdosaggio, monitorare i segni vitali e implementare terapia sintomatica. Considerare lavaggio gastrico se l’ingestione è recente (<2 ore). Non esiste antidoto specifico. L’emodialisi non è efficace data l’elevata legame proteico. Monitorare eventuali effetti colinergici e provvedere al supporto delle funzioni vitali.
Conservazione
Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere conservate nella confezione originale per proteggerle dall’umidità. Non conservare in bagno o in prossimità di fonti di calore.
Avvertenza
Femara è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Le informazioni fornite hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico curante. Il trattamento deve essere intrapreso solo sotto stretto controllo medico specialistico. Non interrompere il trattamento senza consultare il medico. Rivolgersi immediatamente al medico in caso di comparsa di sintomi insoliti o effetti collaterali severi.
Esperienze Cliniche
Studi randomizzati di fase III (BIG 1-98) hanno dimostrato un vantaggio in sopravvivenza libera da malattia del 19% rispetto al tamoxifene. L’analisi pooled di 9.366 pazienti ha mostrato una riduzione significativa del rischio di recidiva a 8 anni. Nel setting metastatico, il tasso di risposta obiettiva raggiunge il 30% in prima linea. Le pazienti riportano generalmente una buona qualità di vita con gestione appropriata degli effetti collaterali. Il follow-up a lungo termine conferma il mantenimento del beneficio clinico oltre i 10 anni dalla diagnosi.
