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Sinonimi
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Dipyridamole: Protezione Vascolare e Prevenzione Trombotica Efficace
Il dipyridamole è un farmaco antiaggregante piastrinico e vasodilatatore utilizzato principalmente nella prevenzione secondaria di eventi trombotici, in particolare in pazienti con storia di ictus ischemico o attacchi ischemici transitori (TIA). Agisce attraverso un duplice meccanismo d’azione: inibizione della fosfodiesterasi e blocco dell’uptake di adenosina, risultando in un potente effetto antiaggregante e miglioramento del flusso ematico coronarico. La sua efficacia è dimostrata in combinazione con acido acetilsalicilico in numerosi studi clinici randomizzati, rendendolo una scelta terapeutica consolidata in ambito cardiologico e neurologico.
Caratteristiche
- Principio attivo: Dipyridamole
- Classe farmacologica: Agente antiaggregante piastrinico e vasodilatatore
- Formulazioni disponibili: Compresse da 25 mg, 75 mg e 200 mg (a rilascio modificato)
- Meccanismo d’azione: Inibizione della fosfodiesterasi, aumento dei livelli di AMP ciclico, blocco del uptake di adenosina
- Emivita: 10-12 ore
- Biodisponibilità: Variabile (37-66%)
- Legame proteico: 91-99%
- Metabolismo: Epatico (glucuronoconiugazione)
- Eliminazione: Principalmente biliare (feci)
Benefici
- Riduzione significativa del rischio di ictus ischemico ricorrente e TIA in combinazione con acido acetilsalicilico
- Effetto vasodilatatore coronarico utile nella diagnostica non invasiva dello stress miocardico
- Profilo di sicurezza favorevole rispetto ad altri antiaggreganti in specifiche popolazioni di pazienti
- Doppio meccanismo d’azione che garantisce un’efficacia antiaggregante sostenuta
- Possibile effetto neuroprotettivo attraverso il miglioramento della perfusione cerebrale
- Minore rischio di emorragie gastrointestinali rispetto all’uso di dosi elevate di ASA in monoterapia
Utilizzo Comune
Il dipyridamole trova indicazione primaria nella prevenzione secondaria degli eventi tromboembolici cerebrali, in particolare per la prevenzione dell’ictus ischemico e degli attacchi ischemici transitori (TIA) in associazione con acido acetilsalicilico. Viene inoltre utilizzato in cardiologia come agente vasodilatatore durante i test da sforzo farmacologici con imaging miocardico (SPECT o ecocardiografia). Alcune evidenze supportano il suo utilizzo nella prevenzione della trombosi in pazienti portatori di valvole cardiache meccaniche, sebbene questa indicazione sia meno consolidata.
Dosaggio e Somministrazione
Per la prevenzione dell’ictus ischemico: 200 mg due volte al giorno in forma a rilascio modificato, in associazione con acido acetilsalicilico 25 mg due volte al giorno. Per l’uso diagnostico in cardiologia: 0,84 mg/kg somministrati per infusione endovenosa in 6 minuti. La somministrazione orale dovrebbe avvenire almeno 30 minuti prima dei pasti per ottimizzare l’assorbimento. Nei pazienti anziani o con insufficienza epatica è necessario un aggiustamento posologico. Il trattamento deve essere iniziato sotto supervisione medica e continuato secondo le indicazioni dello specialista.
Precauzioni
Monitorare attentamente i parametri coagulativi e la funzionalità epatica durante il trattamento. Evitare brusche interruzioni della terapia per prevenire fenomeni di rebound. Utilizzare con cautela in pazienti con ipotensione, stenosi carotidea emodinamicamente significativa o insufficienza epatica. Considerare il rischio emorragico in caso di interventi chirurgici programmati. I pazienti con angina instabile o recente infarto miocardico richiedono particolare attenzione. La somministrazione contemporanea di altri antiaggreganti o anticoagulanti aumenta il rischio emorragico.
Controindicazioni
Ipersensibilità nota al dipyridamole o ad eccipienti della formulazione. Insufficienza epatica grave (Child-Pugh C). Angina instabile o infarto miocardico acuto in fase iniziale. Stenosi aortica emodinamicamente significativa. Ipotensione grave non controllata. Emorragia attiva o diatesi emorragica. Utilizzo concomitante di adenosina in pazienti con asma bronchiale.
Possibili Effetti Collaterali
- Cefalea (fino al 39% dei pazienti, solitamente transitoria)
- Disturbi gastrointestinali (nausea, dispepsia, diarrea)
- Capogiri e ipotensione ortostatica
- Dolore addominale e flatulenza
- Trombocitopenia (rara)
- Reazioni cutanee (rash, prurito)
- Tachicardia o bradicardia riflessa
- Epistassi e aumento del sanguinamento
- Aumento degli enzimi epatici
Interazioni Farmacologiche
L’associazione con anticoagulanti orali (warfarin), FANS o altri antiaggreganti aumenta significativamente il rischio emorragico. Gli antiacidi riducono l’assorbimento gastrointestinale. I farmaci colinergici potenziano l’effetto bradicardizzante. L’associazione con adenosina richiede particolare cautela per rischio di bradicardia severa. Gli inibitori delle fosfodiesterasi (come la caffeina) possono antagonizzare l’effetto terapeutico. Farmaci epatotossici possono aumentare il rischio di tossicità epatica.
Dose Dimenticata
Se la dose viene dimenticata, assumere non appena possibile, a meno che non sia quasi ora della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere un intervallo regolare tra le dosi è fondamentale per l’efficacia terapeutica.
Sovradosaggio
Il sovradosaggio si manifesta principalmente con vasodilatazione periferica, ipotensione, tachicardia riflessa e aumento del rischio emorragico. Il trattamento è sintomatico e di supporto, includendo monitoraggio emodinamico, fluidoterapia e eventuale somministrazione di aminofillina (250 mg EV lenta) come antagonista specifico. Non esiste antidoto specifico. In caso di sanguinamento significativo, considerare trasfusione di piastrine.
Conservazione
Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse a rilascio modificato non devono essere frantumate o masticate.
Avvertenza
Questo farmaco deve essere utilizzato esclusivamente sotto prescrizione e controllo medico. Non interrompere bruscamente il trattamento senza consultare il medico. Informare immediatamente il medico in caso di sanguinamenti insoliti, cefalea persistente o segni di reazioni allergiche. La sicurezza in gravidanza e allattamento non è stata stabilita: utilizzare solo se i benefici superano i potenziali rischi.
Recensioni Cliniche
Il dipyridamole ha dimostrato efficacia in numerosi studi clinici. Lo studio ESPS-2 ha evidenziato una riduzione del rischio relativo di ictus del 37% rispetto al placebo quando utilizzato in combinazione con ASA. Meta-analisi successive confermano la superiorità della combinazione rispetto alla monoterapia con ASA nella prevenzione secondaria dell’ictus, con un numero necessario da trattare (NNT) di 33 per prevenire un ictus in 2 anni. Il profilo beneficio-rischio rimane favorevole nonostante l’alta incidenza di cefalea transitoria, che solitamente si risolve entro le prime settimane di trattamento.
