Calcort: Trattamento Efficace per Patologie Infiammatorie e Autoimmuni

Calcort

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Dosaggio del prodotto: 6 mg
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Sinonimi

Calcort (deflazacort) rappresenta un corticosteroide di sintesi ad azione prolungata, ampiamente utilizzato nella pratica clinica per il controllo di processi infiammatori e immunitari. Questo glucocorticoide si distingue per il suo profilo farmacocinetico favorevole e per la minore incidenza di alcuni effetti collaterali tipici della classe, offrendo un’opzione terapeutica bilanciata tra efficacia e tollerabilità. La sua azione si esplica attraverso il legame con recettori specifici, modulando l’espressione genica e inibendo la sintesi di mediatori pro-infiammatori. Prescritto sotto stretto controllo medico, Calcort trova indicazione in numerose condizioni reumatologiche, dermatologiche, allergiche ed ematologiche.

Caratteristiche

  • Principio attivo: Deflazacort 6 mg/30 mg compresse
  • Classe farmacologica: Corticosteroide sintetico di tipo glucocorticoide
  • Emivita plasmatica: circa 1-2 ore (deflazacort); metabolita attivo 21-desdeflazacort: 10-15 ore
  • Biodisponibilità: circa 70-80% dopo somministrazione orale
  • Metabolismo: epatico tramite esterasi e CYP3A4
  • Escrezione: principalmente urinaria (circa 70%)
  • Presentazione: compresse divisibili da 6 mg e 30 mg

Benefici

  • Controllo rapido ed efficace dell’infiammazione in patologie acute e croniche
  • Minore impatto sul metabolismo glucidico rispetto ad altri corticosteroidi equivalenti
  • Ridotta ritenzione idrica e minore incidenza di ipertensione arteriosa
  • Profilo di sicurezza favorevole nel trattamento a medio-lungo termine
  • Dosaggio flessibile grazie alla disponibilità di due dosaggi e compresse divisibili
  • Azione immunomodulante efficace nelle malattie autoimmuni

Utilizzo Comune

Calcort trova indicazione nel trattamento di patologie infiammatorie e autoimmuni tra cui: artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, dermatite atopica grave, psoriasi pustolosa, malattie infiammatorie intestinali (Morbo di Crohn, colite ulcerosa), asma bronchiale corticodipendente, pemfigo, epatite autoimmune, e nella profilassi del rigetto nel trapianto d’organo. Viene inoltre impiegato in ambito oncologico come terapia di supporto e in ematologia per il trattamento di anemie emolitiche autoimmuni.

Dosaggio e Somministrazione

Il dosaggio deve essere individualizzato in base alla patologia, gravità, risposta clinica e tollerabilità del paziente. Il range posologico usuale è di 0.25-1.5 mg/kg/die di deflazacort, equivalente a 3-18 mg/die per un adulto di 60 kg. Nei trattamenti prolungati, la dose dovrebbe essere la minima efficace per il controllo dei sintomi. La somministrazione avviene per via orale, preferibilmente al mattino per mimare il ritmo circadiano del cortisolo endogeno. Le compresse vanno assunte intere con acqua, durante o dopo i pasti per ridurre il potenziale irritativo gastrico. In caso di terapia prolungata, la sospensione deve essere graduale per evitare insufficienza surrenalica da sospensione.

Precauzioni

Monitorare periodicamente: pressione arteriosa, glicemia, elettroliti sierici, densitometria ossea. Valutare oftalmologicamente in caso di terapie prolungate per rischio di glaucoma e cataratta. Attenzione in pazienti con storia di ulcera peptica, insufficienza cardiaca, ipertensione, osteoporosi, diabete mellito. Considerare profilassi con gastroprotettori e supplementazione di calcio/vitamina D nei trattamenti prolungati. Evitare vaccini con virus vivi durante la terapia. Monitorare la crescita in pazienti pediatrici.

Controindicazioni

Ipersensibilità al deflazacort o ad eccipienti. Infezioni sistemiche non controllate da terapia specifica (batteriche, virali, fungine, parassitarie). Ulcera peptica attiva. Insufficienza epatica severa. Osteoporosi severa non controllata. Glaucoma acuto. Precauzione estrema in gravidanza (solo se benefici superano rischi) e allattamento.

Possibili Effetti Collaterali

Sistema endocrino: sindrome di Cushing iatrogena, soppressione surrenalica, intolleranza glucidica Metabolismo: aumento di peso, ritenzione idrica, ipopotassiemia Cardiovascolare: ipertensione arteriosa Gastrointestinale: dispepsia, ulcera peptica, pancreatite Muscoloscheletrico: osteoporosi, miopatia steroidea, necrosi avascolare Oftalmologico: glaucoma, cataratta Cutaneo: fragilità cutanea, irsutismo Psichiatrico: insonnia, euforia, depressione, psicosi Altro: aumentato rischio infettivo, leucocitosi

Interazioni Farmacologiche

  • Anticoagulanti orali: possibile potenziamento dell’effetto anticoagulante
  • FANS: aumentato rischio di ulcera gastrointestinale
  • Diuretici tiazidici: aumentato rischio di ipopotassiemia
  • Antidiabetici orali/insulina: possibile riduzione dell’efficacia
  • CYP3A4 induttori (fenitoina, rifampicina): riduzione concentrazione di deflazacort
  • CYP3A4 inibitori (ketoconazolo): aumento concentrazione di deflazacort
  • Vaccini vivi attenuati: risposta immunitaria ridotta
  • Chinolonici: aumentato rischio di tendinopatia

Dose Dimenticata

Se la dimenticanza viene ricordata entro poche ore, assumere la dose quanto prima. Se è quasi ora della dose successiva, saltare quella dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. In caso di dubbi, consultare il medico.

Sovradosaggio

Il sovradosaggio acuto può causare iperglicemia, ipertensione, edema, ipopotassiemia, alterazioni psichiatriche. Il trattamento è sintomatico e di supporto. Non esiste antidoto specifico. L’emodialisi non è efficace. Monitorare elettroliti, glicemia e parametri vitali.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30°C, in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Calcort è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Non somministrare senza controllo medico. Le informazioni qui riportate hanno carattere informativo e non sostituiscono il parere del medico. Seguire scrupolosamente le indicazioni del specialista riguardo dosaggio, durata del trattamento e monitoraggio.

Esperienze Cliniche

Studi clinici dimostrano efficacia nel 70-85% dei pazienti con artrite reumatoide attiva. Nel lupus eritematoso sistemico, il 65% dei pazienti raggiunge remissione parziale o completa. Nelle malattie infiammatorie intestinali, si osserva risposta clinica nel 60-75% dei casi. Il profilo di tollerabilità risulta generalmente favorevole, con minore impatto sul metabolismo glucidico rispetto al prednisone equivalente. I pazienti riportano miglioramento della qualità della vita grazie al controllo dei sintomi e alla minore incidenza di effetti collaterali metabolici.