Abilify: Stabilizza l'Umore con Efficacia e Precisione
| Dosaggio del prodotto: 10mg | |||
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| Dosaggio del prodotto: 15mg | |||
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| Dosaggio del prodotto: 20mg | |||
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Sinonimi | |||
Abilify (aripiprazolo) è un antipsicotico atipico di seconda generazione, appartenente alla classe dei modulatori parziali del recettore della dopamina e della serotonina. Approvato dall’AIFA e dall’EMA, rappresenta un’opzione terapeutica versatile per il trattamento di disturbi psichiatrici di moderata e severa entità. Il suo meccanismo d’azione unico, che combina agonismo parziale sui recettori D2 e 5-HT1A con antagonismo sui recettori 5-HT2A, consente un profilo di efficacia superiore rispetto ai tradizionali antipsicotici tipici. La sua selettività recettoriale contribuisce a minimizzare gli effetti collaterali extrapiramidali, migliorando l’aderenza terapeutica e la qualità di vita del paziente.
Caratteristiche
- Principio attivo: Aripiprazolo
- Classe farmacologica: Antipsicotico atipico (modulatore parziale dei recettori dopaminergici e serotoninergici)
- Forme farmaceutiche: Compresse, compresse orodispersibili, soluzione orale, iniezione intramuscolare a rilascio prolungato
- Dosaggi disponibili: 2 mg, 5 mg, 10 mg, 15 mg, 20 mg, 30 mg
- Emivita: circa 75 ore (permettendo somministrazione monosomministrazione giornaliera)
- Metabolismo: epatico (CYP3A4 e CYP2D6)
- Escrezione: principalmente fecale (55%) e urinaria (25%)
- Indicato per adulti e adolescenti dai 15 anni in su
Benefici
- Stabilizzazione dell’umore attraverso modulazione bilanciata dei sistemi dopaminergico e serotoninergico
- Riduzione significativa dei sintomi positivi e negativi della schizofrenia
- Prevenzione delle ricadute nei disturbi bipolari di tipo I
- Minore incidenza di effetti collaterali metabolici rispetto ad altri antipsicotici atipici
- Miglioramento della funzionalità sociale e occupazionale
- Flessibilità posologica e formulazioni multiple per personalizzare la terapia
Utilizzo comune
Abilify trova indicazione nel trattamento della schizofrenia negli adulti e negli adolescenti a partire dai 15 anni, nel trattamento degli episodi maniacali di moderata e severa entità nel disturbo bipolare di tipo I sia in monoterapia che in associazione con litio o valproato, e nella prevenzione di nuovi episodi maniacali in pazienti che hanno avuto una risposta soddisfacente al trattamento acuto. Viene inoltre utilizzato come terapia aggiuntiva nel disturbo depressivo maggiore in pazienti con risposta inadeguata agli antidepressivi.
Posologia e somministrazione
La posologia deve essere individualizzata in base alla condizione clinica, alla risposta terapeutica e alla tollerabilità del paziente. Per la schizofrenia negli adulti: dose iniziale raccomandata di 10-15 mg una volta al giorno, con possibilità di aumentare fino a 30 mg/die. Per il disturbo bipolare: dose iniziale di 15 mg una volta al giorno, eventualmente riducibile a 10 mg/die. Negli adolescenti (15-17 anni) con schizofrenia: dose iniziale di 2 mg/die, titolabile fino a 10 mg/die. Le compresse devono essere assunte per via orale con o senza cibo, preferibilmente alla stessa ora ogni giorno. La formulazione orodispersibile va posta sulla lingua senza bisogno di acqua.
Precauzioni
Monitorare regolarmente peso corporeo, glicemia a digiuno e profilo lipidico. Valutare il rischio di ideazione suicidaria soprattutto all’inizio del trattamento. Attenzione nei pazienti con storia di convulsioni o condizioni che abbassano la soglia convulsivante. Precauzione in pazienti con malattie cardiovascolari per possibile ortostatismo. Evitare l’uso concomitante di alcol. Durante la gravidanza utilizzare solo se chiaramente necessario. Nell’allattamento valutare rapporto rischio-beneficio. Nei pazienti anziani considerare un dosaggio inferiore.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad eccipienti. Pazienti con demenza correlata (aumentato rischio di eventi cerebrovascolari e mortalità). Gravi insufficienze epatiche (Child-Pugh C). Combinazione con farmaci che prolungano l’intervallo QT o che inibiscono fortemente CYP3A4 o CYP2D6. Pazienti con storia di sindrome maligna da neurolettici o discinesia tardiva.
Possibili effetti collaterali
Molto comuni (>10%): insonnia, cefalea, agitazione. Comuni (1-10%): ansia, sonnolenza, acatisia, nausea, vomito, stipsi, dispepsia, aumento di peso, visione offuscata. Non comuni (0,1-1%): capogiri, tremore, sintomi extrapiramidali, ipotensione ortostatica, tachicardia, salivazione aumentata. Rari (<0,1%): convulsioni, neuroleptic malignant syndrome, discinesia tardiva, iperglicemia, priapismo. Segnalare immediatamente febbre alta, rigidità muscolare, instabilità autonomica.
Interazioni farmacologiche
Potenti inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo) o CYP2D6 (chinidina, fluoxetina, paroxetina) possono aumentare le concentrazioni di aripiprazolo. Induttori del CYP3A4 (carbamazepina, rifampicina) possono ridurre le concentrazioni. Potenzia gli effetti di farmaci antipertensivi. Attenzione all’associazione con altri agenti che agiscono sul SNC. Evitare l’associazione con farmaci che prolungano l’intervallo QT. Interazione significativa con alcol e sedativi.
Dose dimenticata
Assumere non appena possibile, salvo che sia quasi l’ora della dose successiva. In tal caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata. Per la formulazione a lunga durata d’azione, contattare immediatamente il medico per le istruzioni specifiche.
Sovradosaggio
I sintomi includono sonnolenza, vomito, agitazione, aggressione, confusione, tremori, convulsioni, acidosi metabolica, ipertensione o ipotensione. Non esiste antidoto specifico. Trattamento sintomatico e di supporto con monitoraggio cardiaco e delle funzioni vitali. Gastrolavaggio e somministrazione di carbone attivato possono essere considerati se l’ingestione è recente.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30°C, in confezione originale per proteggere dall’umidità e dalla luce. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse orodispersibili devono essere maneggiate con mani asciutte e consumate immediatamente dopo l’apertura della blister.
Avvertenza
Abilify è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Non interrompere bruscamente il trattamento senza consultare il medico. L’efficacia e la sicurezza nei bambini sotto i 15 anni non sono stabilite. Può compromettere la capacità di guidare veicoli o usare macchinari. Monitorare regolarmente i parametri metabolici durante il trattamento a lungo termine.
Recensioni cliniche
Studi randomizzati controllati hanno dimostrato l’efficacia di Abilify nella riduzione dei punteggi PANSS nella schizofrenia (riduzione media di 24,3 punti vs 12,3 del placebo) e nei sintomi maniacali (riduzione YMRS di 12,6 punti vs 7,1 del placebo). Meta-analisi indicano un NNT di 6 per la risposta nella schizofrenia e di 5 per la mania acuta. Il profilo di tollerabilità risulta superiore rispetto ad antipsicotici tipici, con minore incidenza di effetti extrapiramidali (OR 0,63) e iperprolattinemia (OR 0,05). Tuttavia, l’acatisia risulta più frequente (15% vs 4% placebo) e richiede attento monitoraggio.